Piano sociosanitario-Rozza (Pd): “Troppo poco per professioni sanitarie e medicina di territorio”
Troppo poco per professioni sanitarie e medicina di territorio. La consigliera regionale del Pd Carmela Rozza commenta così il Piano socio sanitario integrato discusso oggi in aula. “Per la prima volta- afferma Rozza- in Commissione sanità c’è stato un vero dialogo, ma il Piano non affronta diverse criticità del sistema sanitario e non dà risposta ai reali bisogni di cura dei lombardi”.
“Da decenni – attacca Rozza- in Lombardia la carenza di infermieri è gravissima e ora sta diventando emergenza. Cercarli all’estero, come sta facendo l’assessore Bertolaso, non è la soluzione definitiva. Quello che serve è una valorizzazione della professione che nel Piano non c’è. Per questo abbiamo proposto di introdurre incentivi economici e di carriera. Il riconoscimento dell’autonomia professionale senza compensi adeguati e la possibilità di un percorso di carriera non basta. Ad oggi per gli infermieri è prevista solo la dirigenza di secondo livello, quella di primo livello spetta solo ai medici, ma per progettare innovazione assistenziale e organizzativa e sviluppare la ricerca in ambito infermieristico serve il dipartimento delle professioni, diretto proprio da un operatore delle professioni”.
“Il Piano- incalza ancora Rozza- non presenta un modello definito di medicina di territorio. La necessità è quella di potenziare i distretti e garantire gli strumenti necessari in termine di risorse economiche e professionali. Questo è l’unico modo per risolvere l’emergenza liste d’attesa e il sovraffollamento dei pronto soccorso”.
“Non del tutto valorizzata- conclude Rozza- è anche la figura dello psicologo di base. I problemi di salute mentale sono in crescita vertiginosa e per questo sarebbe fondamentale, ma il Piano non lo prevede, garantire la possibilità di potervi accedere liberamente, come ad uno sportello aperto, nelle Case di comunità”.
Milano, 25 giugno 2024