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PASSAGGI A LIVELLO, ORSENIGO (PD): “ECCO LE ‘NON-RISPOSTE’ DELL’ASSESSORE TERZI. REGIONE FA SPALLUCCE E SCARICA IL BARILE MA I COMASCHI CHIEDONO CHIAREZZA”

 

In allegato la risposta dell’assessore Terzi all’interrogazione del consigliere Orsenigo.

“E’ ormai evidente che Regione Lombardia non abbia alcun piano o prospettiva per risolvere i lunghi tempi di chiusura dei passaggi a livello comaschi che negli orari di punta paralizzano la città. La mancanza di una reale intenzione di mettere mano alla questione è nella risposta dell’assessore Terzi all’interrogazione che ho presentato lo scorso settembre. Nella sua replica l’assessore non fornisce alcun dettaglio circa gli sforzi intrapresi per mitigare il problema. Non ci sono nemmeno chiarimenti se questi sforzi sono effettivamente in atto. Solo un vago e poco rassicurante: “Regione sta cercando in ogni modo di individuare, in collaborazione con Comune e Ferrovie Nord, soluzioni rispetto alla problematica”” dichiara il consigliere regionale, Angelo Orsenigo.

“Ciò che è peggio è che con questa risposta Regione si limita a alzare le braccia davanti a un problema grave e ci tiene a specificare che colpa dei disagi è unicamente del sistema di sicurezza voluto dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria. Insomma, Regione Lombardia gioca la carta dell’ennesimo scaricabarile e lascia “sospesa” una città regolarmente tagliata in due dalla ferrovia. Fare spallucce però non serve, ricordiamo che l’installazione del nuovo sistema di frenata era in programma dal 2018. Perchè Ferrovie Nord ha fatto scattare l’allarme per i tempi di attesa solo nell’agosto del 2020 con evidente ritardo?”.

“Infine è forse il caso di ricordare che il problema dei passaggi a livello in città risale a molto prima del 2020. Da tempo chiedo a Regione delle risorse per l’efficientamento dei passaggi nella nostra provincia, come nello scorso assestamento di bilancio quando la proposta è stata rifiutata. Ciò che è peggio è il fatto che nel tempo alcuni interventi sono stati portati avanti in provincia, escludendo sempre Como, eterna “cenerentola” nonostante sia capoluogo e polo turistico della provincia” conclude il consigliere.

Milano, 19 novembre 2020

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PD Regione Lombardia