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PARCO AGRICOLO SUD, PILONI (PD): “LA REGIONE A GAMBA TESA RISCHIA DI FAR SALTARE L’ENTE. E A PAGARE SARANNO I CITTADINI”

Oggi pomeriggio, in commissione Parchi e Agricoltura, è iniziata la discussione sul progetto di legge che mira a modificare la governance del Parco agricolo sud di Milano con un nuovo modello gestionale su base consortile autonoma e il referente dem Matteo Piloni non ha esitato a ribadire le sue perplessità su almeno tre questioni.

“La prima riguarda la forma: immaginare una gestione consortile per un parco, oggi, mi sembra assai anacronistico, dal momento che questo tipo di gestione è superata da decenni. Inoltre esistono diverse normative in vigore e un dibattito aperto tra i 60 comuni che lo rappresentano” dice il consigliere, riferendosi alle previsioni contenute nella L.R. 28/2016 e alle relative delibere di attuazione.

“La seconda questione riguarda il merito – aggiunge Piloni – in quanto un articolo specifico di questo progetto di legge mira a rivedere proprio il piano territoriale che, invece, non solo è un piano valido, ma fino ad oggi ha permesso un argine agli appetiti di costruire consumando suolo. C’è per altro un disegno strategico di grande parco metropolitano, insieme al Parco nord Milano, che verrebbe affossato. Prendiamo atto che il centrodestra vuole bloccare questo progetto!”

 

“La terza questione, la più importante, riguarda le risorse economiche – prosegue Piloni –  Dal momento che questa legge non comporta oneri finanziari aggiuntivi in capo alla Regione, il dubbio (e il timore) che sorge spontaneo è che i comuni dovranno sobbarcarsi anche le somme che oggi sono versate dalla Città Metropolitana che, in questi anni, ha garantito il bilancio versando più di 600 mila euro l’anno, contro i 360 mila della Regione. I comuni, e quindi i cittadini, lo sanno?”.

 

“La Regione dovrebbe accompagnare questo processo concordandolo con il territorio. E invece, ancora una volta, si vogliono far calare decisioni dall’alto che, in questo caso, rischiano solo di far male al Parco e al futuro di tutta la zona, bloccando di fatto un delicato processo di aggregazione tra il Parco agricolo Sud e quello Nord di Milano e quindi un processo che proprio il territorio ha fortemente voluto” conclude Piloni.

 

Milano, 1° ottobre 2020

 

PD Regione Lombardia