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No alla chiusura del consultorio di via Monreale a Milano. I consiglieri regionali del Pd Fabio Pizzul, Carlo Borghetti, Carmela Rozza, Pietro Bussolati e Paola Bocci, l’8 marzo scorso, hanno partecipato al presidio di protesta organizzato dal Comitato Sud ovest Milano in via Monreale 15 per dire no al trasferimento del consultorio che copre un’area ad altissimo disagio sociale ed economico.

“La struttura di via Monreale – attacca Rozza- non deve essere smantellata perché rappresenta una realtà fondamentale per il territorio, una delle pochissime rimaste. Offre un servizio efficiente e di altissima qualità multi professionale di sostegno alle famiglie, di supporto psicologico, uno spazio giovani e garantisce anche la presa in carico di ragazzi segnalati all’autorità giudiziaria. Il suo trasferimento all’ospedale San Carlo sarebbe un gravissimo errore. Per poter offrire un servizio efficiente queste strutture hanno bisogno di essere vicine e facilmente accessibili ai cittadini”.

“E la responsabilità- conclude Rozza- è tutta del Centro destra che, a Milano, mentre finge di inaugurare case di comunità, in realtà vuote, smantella quel poco che resta della sanità territoriale, creando gravissimi disagi ai cittadini”.

La necessità di potenziare i consultori, servizi fondamentali soprattutto per la salute delle donne è fin troppo evidente.” Anziché ridurre- sottolinea Bocci- i consultori pubblici esistenti bisogna aumentarne il numero in tutta la Lombardia: la media è di uno ogni 40mila abitanti, con province che sono ancora più in sofferenza, con uno ogni 120mila. È necessario che siano conosciuti, che abbiamo personale a sufficienza e strumentazioni adeguate”.

👉 A questo link la raccolta di firme per salvare il consultorio familiare di via Monreale

RedazioneN7ggPd

PD Regione Lombardia