Bocci (Pd):”Grazie a una nostra sollecitazione la Regione si dice pronta ad attivarsi per estendere le misure di sostegno alle famiglie monogenitoriali che provengono da un’unione libera”
Grazie a una nostra sollecitazione la Regione si dice pronta a attivarsi per estendere le misure di sostegno alle famiglie monogenitoriali che provengono da un’ unione libera. A sottolinearlo è la consigliera regionale Paola Bocci (Pd), che oggi ha presentato in aula un’interpellanza in cui chiedeva che fossero rimosse dalla legge regionale che stabilisce le norme a tutela dei coniugi separati, disagiati, con figli minori, le condizioni discriminatorie. Ad oggi infatti la legge non include tra i beneficiari i nuclei monogenitoriali non derivanti dal matrimonio.
“Si tratta- afferma Bocci- di una discriminazione anacronistica, che danneggia figli minorenni e maggiorenni di genitori non sposati, non autonomi economicamente, che dovrebbero invece come gli altri beneficiare del provvedimento. Dal 2016 c’è una legge nazionale che riconosce pienamente le unioni civili che, oltretutto, in Lombardia sono il 25% di tutte quelle italiane. Apprezziamo la disponibilità, espressa in aula dall’assessore alle Politiche per la famiglia, Silvia Piani, ad accogliere modifiche che allarghino la platea, anche alle famiglie monogenitoriali provenienti da unioni civili e siamo pronti a presentare in aula modifiche alla legge perché le attuali discriminazioni siano cancellate per sempre”.
Milano, 9 ottobre 2018