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Dopo il virus, la crisi dei bilanci rischia di far saltare il sistema. Regione e Governo intervengano

Con la diminuzione dei pazienti, a causa dei decessi legati al Covid19, soprattutto nei mesi bui della pandemia, con le spese aumentate e i costi delle rette raddoppiate, con lo stop al turn over di medici e infermieri e le incertezze dei prossimi mesi, le RSA sono in vera emergenza. Ma non si tratta solo di crisi di bilanci e mancanza di personale sanitario, perché sullo sfondo incombe anche il timore di azioni legali verso le strutture per la morte di alcuni ospiti – cause che però non tengono conto forse del grande lavoro fatto da tutte le persone che operano nelle fondazioni, spesso senza indicazione, ispirato solo dal desiderio di tutelare gli ospiti.

“Per cercare di evitare uno scenario tanto preoccupante – dice Gianni Girelli presidente della Commissione d’inchiesta Covid — è dunque necessario che le Istituzioni stanzino risorse capaci di fronteggiare questa emergenza. Così come è vitale che si attivino per tutelare il personale. Il pericolo davvero concreto che stiamo correndo è che alcune piccole realtà non riescano a resistere a questa crisi e vada disperso un patrimonio di valori non indifferente. Serve scongiurare che grossi gruppi profit possano subentrare nella gestione, togliendo la caratteristica fondamentale delle fondazioni presenti sul territorio lombardo, ovvero il profondo legame fra le strutture e le comunità”.

“Dopo avere messo in sicurezza le RSA – aggiunge Girelli – servirà aprire un serio confronto su come si intende gestire in futuro la tutela delle persone anziane. Aumenta l’età media, cambia la tipologia delle famiglie e la composizione sociale. Tutti aspetti e trasformazioni che hanno bisogno di capacità di lettura e programmazione attenta. Con una sola priorità: la centralità della persona, la sua tutela e valorizzazione, in particolare quando vive il periodo di maggior fragilità della sua vita”.

“Il problema non è tanto e solo la chiusura di molte Rsa e servizi sociosanitari e la perdita di posti di lavoro, ma il rischio e’ di lasciare senza servizi migliaia di anziani non autosufficienti e persone fragili: sarebbe un nuovo terribile dramma – aggiunge il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti  – le Rsa lombarde sono in ginocchio, alcune stanno letteralmente morendo, cosi’ come tutti servizi sociosanitari”.
Da qui la richiesta di un intervento della Giunta regionale, che sara’ sollecitata martedì in aula tramite un’interrogazione a risposta immediata che chiede un aumento del budget assegnato alle unità di offerta sociosanitarie (Rsa e Rsd), rispetto ai maggiori oneri sostenuti per far fronte all’emergenza Covid, oltre alla conferma del budget provvisorio 2020.

Il testo dell’interrogazione a risposta immediata che sarà presentata in aula consiliare martedì 6 ottobre 2020 – IQT 1212 – Riconoscimento del budget alle unità di offerta sociosanitarie

PD Regione Lombardia