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La replica di Pizzul a Bolognini

I tagli  ci sono e li ha voluti la Regione non il Governo. Il capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale, Fabio Pizzul, replica così all’assessore alle Politiche sociali, Stefano Bolognini che nega i tagli alle risorse  per disabili gravissimi denunciate ieri. “Bolognini – spiega Pizzul –   fa il gioco delle tre carte. Il Piano nazionale per le non autosufficienze non impone affatto per la percezione dei contributi l’introduzione della soglia di 50 mila euro di reddito ISEE. Anzi, il testo afferma che ‘quanto alla valutazione della condizione economica ai fini dell’accesso, si ritiene che, per quanto possibile,  trattandosi di prestazioni per persone in condizione di disabilità gravissima debbano essere sottratte alla prova dei mezzi e, se del caso, sottoposte a soglie comunque di valore molto elevato: in particolare, l’assegno non deve essere condizionato a valori ISEE inferiori a 50milaeuro, accresciuti a 65mila in caso di beneficiari minorenni, dove l’ISEE da utilizzare è quello per prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria’. In sostanza,  il vincolo è indicato  solo come estrema ratio, non certo come obbligo”.

“Lo stesso – continua Pizzul – vale per la riduzione del contributo da 600 a 400 euro. La normativa nazionale non lo impone affatto. Anzi indica i 400 euro come contributo minimo”.

“Bolognini infine – conclude Pizzul – afferma che essendo le risorse a disposizione maggiori di quelle dello scorso anno non si può parlare di tagli: certo, questo solo perchè il governo ha destinato 90 milioni di euro,  mentre la Regione  solo 10, con un delta di più 20 milioni per lo stato e di solo  4 milioni per la regione. I meriti non sono dunque suoi.  A fronte di maggiori risorse statali, la scelta è quella di risparmiare sui soggetti più fragili”.

Milano, 10 gennaio 2020

PD Regione Lombardia