Regione Lombardia ha deciso di tagliare, nelle nuove regole di sistema, i costi fiscalmente deducibili delle rette che gli ospiti pagano alle case di riposo e alle residenze per disabili: un danno per 70mila famiglie lombarde
“Regione Lombardia ha deciso di tagliare, nelle nuove regole di sistema, i costi fiscalmente deducibili delle rette che gli ospiti pagano alle case di riposo e alle residenze per disabili: un danno per 70mila famiglie lombarde”, lo denunciano i consiglieri regionali del Pd, dopo aver preso visione delle Regole per la sanità per il 2019 dalle quali si evince che, di fatto, la Regione riduce la quota della spesa sanitaria scaricabile con il 730 già nella prossima dichiarazione dei redditi.
“A pagina 146 del documento è stata inserita una frase che dice: ‘La certificazione ai fini delle spese sanitarie sostenute dagli ospiti e dai loro familiari rilasciata dagli enti gestori delle unità di offerta residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili, deve essere redatta secondo le indicazioni della vigente normativa fiscale in tema di detrazione e deducibilità dei costi, che superano le precedenti indicazioni regionali in materia’ – fanno sapere –. In questo modo si superano le linee guida regionali del 2006 secondo le quali venivano considerati nei costi sanitari anche quelli definiti misti, come le spese per l’animazione e per il lavaggio e il movimento dei pazienti. La quota così determinata e dunque inseribile nella dichiarazione dei redditi raggiungeva quindi il 50 per cento circa della retta pagata dagli ospiti”.
La conseguenza di questa modifica non è indolore, economicamente: “Impatterà sulle famiglie riducendo sensibilmente la quota che fino al 2018 potevano recuperare con il modello 730. Ecco perché la Giunta Fontana deve invertire la marcia: va trovata subito una soluzione normativa, in modo che da marzo le famiglie anche quest’anno possano scaricare quei costi che per loro sono una vera boccata d’ossigeno per far fronte a una spesa che è davvero pesante”, concludono i consiglieri PD.
Milano, 19 febbraio 2019