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Tre modelli di intervento per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico molto inclusivi, che soddisfano le esigenze dei pazienti, delle famiglie e del contesto sociale, prenderanno corpo in forma definita entro luglio mentre la stabilizzazione delle risorse avrà bisogno di più tempo. Così l’Assessore alla Sanità Giulio Gallera ha risposto in Aula alla vicecapogruppo del PD Patrizia Baffi, prima firmataria di un’interrogazione a risposta immediata che chiedeva alla Giunta impegni precisi per i progetti sperimentali di cura dell’autismo e il rispetto dei tempi previsti nell’interesse dei pazienti, delle famiglie e delle strutture che prestano loro le cure, che devono poter programmare l’offerta terapeutica.

Sono soddisfatta delle risposta dell’Assessore perché conferma la necessità di trasformare le sperimentazioni in corso in servizi permanenti. Tuttavia è bene che i tempi vengano accelerati. Questo per evitare di mettere in difficoltà gli enti che hanno l’onere della programmazione – spiega Baffi – Nel dettaglio i tre modelli di intervento individuati, ma ancora in fase di proposta, sono: quello abilitativo/riabilitativo in ambulatorio e nei contesti di vita del paziente, quello semi-residenziale e il case management. Tutti queste tipologie di intervento sono rivolte a persone di qualsiasi età, sia minori che adulti. Ricordo infine che l’autismo, che colpisce un individuo ogni mille e che in regione Lombardia manifesta circa 6.000 casi nella fascia di età tra 0 e 18 anni, ha bisogno di diagnosi e presa in carico precoce poiché intervenire quanto il processo evolutivo e’ ancora in corso permette di ridurre la disabilità.”

Milano, 4 giugno 2019

IQT1107 GRUPPO DI LAVORO PROGETTI SPERIMENTALI AUTISMO

PD Regione Lombardia