Marco Carra, Matteo Piloni e Roberta Vallacchi dopo un incontro del Pd lombardo insieme a parlamentari ed europarlamentari sulla PSA annunciano una mozione in aula consiliare
PD: “NORME CHIARE, DIVIETI PRECISI, INTERVENTI ECONOMICI, INFORMAZIONE: REGIONE COMINCI SUBITO E NON PERDA ALTRO TEMPO”
Il Gruppo regionale del Pd, assieme al partito lombardo, ai parlamentari ed europarlamentari, e alla segretaria regionale, da sempre in prima linea di fronte all’epidemia di Peste suina africana che sta mettendo in ginocchio un intero comparto, ha incontrato, questo pomeriggio, le associazioni di categoria, gli operatori e i veterinari per fare il punto della situazione e rivolgere ancora una volta alla Regione un appello a intervenire radicalmente e definitivamente.
“Martedì prossimo porteremo in consiglio regionale una mozione che ribadisce le nostre posizioni e fa precise richieste alla Giunta Fontana”, annunciano Marco Carra, capogruppo in Commissione Agricoltura, Matteo Piloni e Roberta Vallacchi, consiglieri regionali dem, all’incontro assieme alla segretaria e parlamentare Silvia Roggiani, all’on. Antonella Forattini, già consigliera regionale, all’europarlamentare Camilla Laureti, responsabile nazionale Pd delle Politiche agricole, all’ex parlamentare Paolo Cova, vicesegretario nazionale del Sivelp, il Sindacato veterinari liberi professionisti.
“Non si tratta più solo di prendere provvedimenti tecnici e logistici come abbiamo chiesto subito, due anni e mezzo fa, quando l’epidemia era alle porte, in Piemonte. Adesso servono azioni radicali che mettano in sicurezza ciò che resta del comparto in Lombardia, e interventi economici che salvaguardino aziende agricole e indotto”, dicono i dem.
“Innanzitutto, la zona di interesse deve essere estesa a tutti i distretti suinicoli della Lombardia, non è possibile che ci limitiamo alle aree già colpite. Al contrario, va assolutamente fatta prevenzione. Regione deve cominciare a verificare quali sono le aziende a rischio e se è più o meno alto. Prevenzione significa anche divieti ben precisi: è necessario abbassare la carica infettante all’esterno delle aziende agricole, non è possibile che chiunque passi sui terreni infetti poi porti con sé il virus dentro e fuori gli allevamenti, dentro e fuori gli automezzi, ma anche nei centri abitati. Bisogna dare norme chiare di biosicurezza e trasferire le informazioni”, dicono Carra, Piloni e Vallacchi.
“Gli stessi amministratori, i sindaci in primis, che in questa situazione si sentono completamente abbandonati, ci hanno chiesto di insistere con la Regione per poter avere delle informazioni da trasferire poi alla popolazione: si possono fare gare podistiche, ad esempio? E quanto è consigliabile passeggiare nei campi o, a breve, andare a raccogliere funghi? Indicazioni fondamentali, ma che nessuno finora ha dato”, aggiungono i consiglieri Pd.
“E non tocca solo all’assessore all’Agricoltura Beduschi: da tempo diciamo che si tratta di una questione di sanità, quindi Bertolaso va assolutamente coinvolto. Non solo: le associazioni di categoria hanno sollevato un problema di risorse per i ristori, fermi a novembre 2023, perciò chiediamo che una parte di fondi di Finlombarda inutilizzati, più di 500 milioni di euro, vengano destinati al settore in forme e modi da concordare. Quindi, visto che l’epidemia porta con sé una crisi senza precedenti e l’Assica (l’Associazione industriali delle carni e dei salumi di Confindustria, ndr) ci ha fatto sapere proprio oggi che le aziende di trasformazione stanno già chiedendo la cassaintegrazione, la questione riguarda anche Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo economico. Perché è così che si fa muro contro il virus, visto che a Palazzo Lombardia si stanno ancora chiedendo come ‘stabilire con precisione dove e come fermarlo’, nonostante noi lo stiamo dicendo da due anni e mezzo”, concludono Carra, Piloni e Vallacchi.
Milano, 4 settembre 2024