Appartamenti gestiti da cooperative sociosanitarie accreditate, per ospitare disabili, favorendo la vita autonoma e l’inclusione sociale. È questo uno dei punti cardine della proposta di legge regionale bipartisan, “Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità“, sottoscritto da tutti i componenti dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale in collaborazione con l’associazione Ledha e fortemente voluto dal vicepresidente del consiglio del Pd Carlo Borghetti.
La novità della proposta risiede nell’attivazione dei “Centri per la vita indipendente”, strutture sociali e professionali per sostenere i diversamente abili in un “percorso esistenziale” verso l’autonomia. Tre gli obiettivi principali del provvedimento: la possibilità di scegliere il luogo di residenza e decidere con chi vivere, avere accesso ai servizi a domicilio o residenziali e ad altri servizi di sostegno necessari a evitare il rischio di isolamento, la fruizione dei servizi e delle strutture sociali, adattandoli ai bisogni delle persone con disabilità.
Pietra angolare del processo di riforma è il “progetto di vita indipendente” che deve essere redatto sulla base delle preferenze e degli obiettivi della persona con disabilità, delle sue condizioni di vita e dei suoi bisogni. Il progetto di legge, che anticipa in Lombardia quello che sarà poi implementato a livello nazionale con la Legge delega sulla disabilità, prevede anche una dotazione finanziaria specifica iniziale di due milioni e 750 mila euro. 750mila euro per il 2022 e a un milione di euro per ciascuno dei due anni successivi. Lo stanziamento sarà poi ulteriormente integrato sulla base delle necessità che emergeranno nell’attuazione concreta della legge.
“Questo progetto di legge – sottolinea Borghetti – vuole essere innanzitutto una sfida culturale, perché mette al centro la persona, non come semplice soggetto che riceve un servizio sanitario o assistenziale, ma come soggetto che vuole essere e diventa protagonista attivo della vita e dell’attività sociale, aiutato e messo nelle condizioni di poterlo fare in modo autonomo”.
👉Il testo e l’iter istituzionale del provvedimento sul sito del Consiglio regionale
RedazioneN7ggPd