Ha preso il via l’iter di discussione del progetto di legge regionale ‘Norme contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere’, presentato dal M5s e sottoscritto anche da alcuni consiglieri del Pd. Il testo, tra le altre cose, prevede azioni per favorire l’inserimento lavorativo di persone discriminate o esposte al rischio di esclusione sociale, la formazione ai dipendenti della pubblica amministrazione, incentivi per le aziende che si adeguano agli standard internazionali sulla responsabilità sociale, come la riduzione dell’Irap o la creazione di percorsi sanitari specializzati per l’assistenza delle persone in transizione di genere.
“Alla presentazione, alla quale ho partecipato, c’erano molti rappresentanti e attivisti di associazioni della comunità Lgbqt+ che hanno consegnato al presidente del consiglio Fermi 10mila firme a sostegno dell’approvazione del progetto di legge – fa sapere Paola Bocci, consigliera regionale del Pd e firmataria della legge –. Ho sottoscritto convintamente questo progetto di legge perché interviene su materie di competenza specifica della Regione, quali, ad esempio, la formazione e l’informazione nelle scuole, nei luoghi di lavoro e in quelli della salute, azioni per favorire l’inserimento lavorativo di persone discriminate, percorsi sanitari dedicati alle persone in transizione di genere. Azioni che hanno l’obiettivo di contrastare le manifestazioni d’odio, garantendo il rispetto di tutte le soggettività e i diritti della comunità Lgbtq+”.
Lo stesso appoggio viene dalla collega dem Antonella Forattini: “La Lombardia non deve restare indietro sui diritti, ma servono strumenti concreti – dice –. Mi impegnerò perché questo progetto arrivi in Aula con tutte le richieste proposte, che mirano a promuovere politiche attive in ambito sociale, lavorativo, educativo e sanitario, a partire dalla formazione. Non è ammissibile che la Lombardia, a differenza di altre Regioni che hanno approvato una normativa simile, non abbia ancora gli strumenti giusti per tutelare i diritti della comunità Lgbtq+. Questa è una battaglia di civiltà”.
RedazioneN7ggPd