Welfare
BOCCI (PD): “NIDI, CONGEDI PARENTALI, CONSULTORI: PROPOSTE CONCRETE PER UNA SVOLTA SOCIALE CON LE DONNE AL CENTRO”
“La maggioranza che governa Regione Lombardia parla tanto di contrasto alla denatalità, ma poi fa poco di concreto. Per questo, richiamando la necessità di una svolta sociale che passi anche dal concreto sostegno alle donne che Giunta e consiglio devono dimostrare, ho presentato degli atti in assestamento di bilancio che hanno l’obiettivo di sostenere e valorizzare le lombarde”, lo dice Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, dopo l’approvazione, in Aula, di alcuni suoi ordini del giorno in fase di assestamento di bilancio.
“Il primo obiettivo è l’ampliamento dell’offerta, il potenziamento e la diffusione omogenea degli asili nido. Possibile solo se si sostengono i Comuni perché non basta avere voucher per i ‘nidi gratis’, ma supportare finanziariamente i comuni perché possano garantirne gestione e funzionamento. Con un emendamento ho chiesto un intervento sostanzioso nel bilancio regionale che però non è stato approvato”, fa presente Bocci.
“Il secondo impegno, su cui bisogna lavorare molto, è quello di diffondere la cultura della condivisione delle responsabilità di cura, perché si è entrambi genitori, madri e padri alla pari. Per questo ho proposto a Regione Lombardia di lavorare a una revisione del sistema del welfare per i suoi dipendenti, della Regione e del consiglio, che comprenda anche la sperimentazione di congedi parentali più estesi e meglio distribuiti tra padri e madri. Accolgo quindi con favore l’approvazione del mio ordine del giorno sul tema, che costituisce un’apertura a fare passi avanti in questa direzione, e la possibilità, a partire da settembre, di poter coinvolgere tutto il consiglio e le commissioni competenti, in un lavoro istruttorio di approfondimento per produrre una risoluzione per potenziare il welfare aziendale, che sperimenti, come in altre regioni, anche una maggiore estensione dei permessi e dei congedi di paternità”, spiega ancora la dem.
“La terza via da praticare è far sentire le donne più autonome e sicure, quando sono in condizioni di grande fragilità, come vittime di violenza, e accompagnate e seguite con ancora più attenzione, da quei presidi fondamentali del territorio che sono i consultori. Uno dei miei ordini del giorno, chiedeva la valorizzazione del ruolo dell’ostetrica, cruciale nell’accompagnamento prima durante e dopo la maternità, seguendo in sede le gravidanze a basso rischio, e a domicilio nei delicati momenti prima e dopo il parto. In quello stesso ordine del giorno ho chiesto un potenziamento dei progetti formativi nelle scuole sull’educazione sessuale e affettiva, anche per conoscere i rischi delle infezioni sessualmente trasmissibili, purtroppo in crescita tra i più giovani, che ne sono poco consapevoli, e che possono avere conseguenze pesanti sulla infertilità delle giovani donne. Con grande sorpresa ho registrato il voto contrario della Lega su questo tema, che forse non vede la necessità della prevenzione e di una informazione corretta su questi punti. Con fatica l’Aula ha approvato questa proposta, mentre ha bocciato la richiesta di distribuzione gratuita di contraccettivi di barriera e legati a una maternità più consapevole, soprattutto dopo un intervento di interruzione volontaria di gravidanza, per minorenni o per donne in condizioni sociali economiche disagiate”, dice Bocci.
“Sempre su questa linea, ho condiviso un ordine del giorno con il collega Onorio Rosati sul potenziamento dei centri pubblici e privati accreditati che praticano la Pma, la procreazione medicalmente assistita. Centri che accompagnano le coppie che non possono avere figli per qualunque ragione. Nella nostra regione sono ancora troppo pochi, soprattutto sono mal distribuiti sul territorio, mentre il bisogno sale. Aumentano quindi le difficoltà e le liste d’attesa per l’accesso, portando molte coppie al ricorso al privato con costi molto onerosi e accessibile solo a pochi”, conclude la consigliera Pd.
Milano, 25 luglio 2024