Paola Bocci dopo le comunicazioni in aula consiliare dell’assessora sulla giornata dedicata al contrasto alla violenza sulle donne
BOCCI (PD): “REGIONE FA ANCORA TROPPO POCO. E NON CONDANNA LE PAROLE DI VALDITARA”
“Oggi non siamo solo qui a celebrare una singola giornata dedicata al contrasto alla violenza sulle donne, ma a ricordare che il nostro impegno deve essere quotidiano, da tutti i punti di vista. Per questo mi dispiace che dall’assessora alle Pari opportunità Lucchini non abbiamo sentito la necessità di condannare le gravi e indecenti parole del Ministro Valditara”, lo ha detto nel suo intervento, stamattina, in Aula, Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, dopo le comunicazioni sul tema dell’assessora.
“Se vogliamo non essere ipocriti, e veramente combattere la violenza sulle donne, dobbiamo intenderci, perché così non ci siamo: non si può restare indifferenti alla strumentalizzazione del fenomeno da parte del ministro, che ne ha attribuito la crescita alla presenza di immigrati, quando le relazioni ministeriali che Valditara dovrebbe conoscere, ci dice che nella maggior parte dei casi avviene nelle case e in famiglia, per mano di compagni, mariti, familiari nati e cresciuti qui. Quindi non ha alcun senso ostinarsi a negare la pesante influenza del patriarcato, quando la nostra cultura ne è intrisa e ci impedisce di agire correttamente. È sotto i nostri occhi ormai quotidianamente: la donna è considerata ancora una cosa da possedere e su cui si ha diritto di fare ciò che si vuole fino a liberarsene con un omicidio, senza nessuna remora”, ha aggiunto la consigliera Pd.
“Proprio qui in consiglio regionale, in Lombardia, meno di un anno fa, come Gruppo regionale del Pd abbiamo lottato e dovuto fare ostruzionismo per ottenere 2 milioni in più per i centri antiviolenza, perché il centrodestra non era disponibile a investire di più. Quindi va benissimo mantenere, anche se con uno stanziamento ridotto, il fondo per gli orfani di femminicidio, le vittime secondarie, ma bisogna fare molto di più sul fronte dell’educazione e della formazione, sul lavoro e sull’indipendenza economica, per cui abbiamo anche depositato un progetto di legge che istituisce un contributo regionale per un ‘reddito di libertà’ per le donne che, uscite dalla violenza, provano a ricostruirsi una vita”, ha detto ancora Bocci.
“Facciamo, perciò, un appello alla Giunta e al consiglio regionale affinché investa ancora di più in strumenti di contrasto e solleciti il Governo affinché i fondi nazionali, ordinari e straordinari, come i 4 milioni aggiuntivi ottenuti dal Partito democratico con un emendamento in Aula, arrivino in fretta, a enti locali e centri”, ha concluso la dem.
Milano, 19 novembre 2024