VIOLENZA SULLE DONNE, ORSENIGO (PD): “NEL 2019 DA REGIONE SOLO 580MILA EURO PER I CENTRI ANTI-VIOLENZA. LA LOMBARDIA DEVE CAMBIARE MARCIA IN FRETTA PER SOSTENERE CHI AIUTA LE DONNE”.
“Tra il 2015 e il 2019 lo Stato ha assegnato alla Lombardia 10,8 milioni di euro per sostenere i centri anti-violenza per donne. Purtroppo per il 2019 la Regione ne ha erogati solo 580mila, circa il 5% delle risorse messe a disposizione. Uno sforzo infimo che lascia senza parole viste l’attualità e l’urgenza della questione. Regione Lombardia non può continuare a fare così poco per proteggere le donne che hanno bisogno di strumenti e di supporto per sottrarsi a situazioni di violenza domestica. Serve un’inversione di marcia verso un impegno concreto e costante. Femminicidi e violenza di genere sono divampati durante il lockdown della scorsa primavera e rischiano di aumentare anche in questa nuova stagione di chiusure a causa dell’isolamento domestico che non lascia scampo da mariti e compagni violenti” denuncia Angelo Orsenigo, consigliere regionale comasco in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre.
“Ricordare che la violenza di genere non può e non deve trovare posto nella nostra società, in Lombardia come in tutto il Paese, è lo spirito del 25 novembre. Il compito delle istituzioni però non si esaurisce con commemorazioni e discorsi. Si deve passare all’azione concreta se vogliamo davvero arginare l’emergenza sociale della violenza di genere che in questo momento si sta sovrapponendo alla crisi sanitaria. I centri antiviolenza lombardi hanno sofferto la mancanza di dispositivi di protezione individuale, la mancanza di personale volontario in malattia o costretto alla quarantena, l’impossibilità di fare tamponi, la mancanza di spazio nelle case sicure per permettere il distanziamento sociale e, ovviamente, problemi di carattere economico che hanno reso ancora più complessa l’attività dei centri e delle associazioni che lottano per garantire alle donne il diritto a una vita senza violenza” continua Orsenigo.
“Per il futuro Regione Lombardia deve cambiare marcia e in fretta. Bene le commemorazioni solenni ma bisogna andare oltre. È necessario abbandonare una forma di sostegno istituzionale che spesso funziona su base annuale. Dobbiamo anche snellire la burocrazia che blocca i fondi per i centri antiviolenza. Senza queste basi pianificare e dare continuità a progetti e iniziative diventa complicato se non impossibile, minando così l’essenziale azione di prevenzione fatta da associazioni e volontari” conclude Orsenigo.
Milano, 25 novembre 2020