Skip to main content

Paola Bocci e Pierfrancesco Majorino dopo la votazione di due mozioni sulla violenza di genere, una frutto dell’integrazione dell’atto sottoscritto da tutto il Gruppo del Pd con quello di Fdi, l’altra della Lega

BOCCI E MAJORINO (PD): “GRAZIE ALLE NOSTRE PROPOSTE, IMPEGNO SERIO PER LA GIUNTA A FAVORE DI TUTTE LE VITTIME”

 

 

“Oggi, come consiglio regionale, abbiamo fatto un ottimo lavoro a sostegno di una proposta importante, quella a favore delle vittime della violenza di genere. Ed è stato utile far convergere due mozioni, una nostra e una di maggioranza, presentata da Fdi, integrandole con le nostre proposte costruttive e migliorative, per altro mutuate da un analogo provvedimento preso da Regione Veneto. Rimane incomprensibile il fatto che la Lega non abbia voluto condividere un testo unitario, proponendo una sua mozione che limita esclusivamente alle donne gli interventi previsti. Ci auguriamo che sia solo l’esito di un po’ di ‘dialettica’ che traspare in queste ore nella maggioranza per questioni che vanno al di là del singolo tema affrontato con puntualità”, lo dicono Paola Bocci e Pierfrancesco Majorino, consigliera e capogruppo regionali del Pd, al termine, questo pomeriggio, della votazione di due mozioni sulla violenza di genere, una frutto dell’integrazione dell’atto sottoscritto da tutto il Gruppo del Pd con quello di Fdi, l’altra della Lega, appunto.

 

“La maggioranza ha accolto una nostra richiesta più cogente nei confronti della Giunta, a cui abbiamo chiesto l’impegno di istituire un codice di esenzione regionale dalla compartecipazione alla spesa sanitaria a favore delle donne e di tutte le vittime di violenza basata sul genere, che non vuol dire solo per le donne e si estende a chiunque sia vittima di questo tipo di violenza. In più abbiamo ottenuto che anche gli orfani di femminicidio rientrassero in una categoria di esenzione, che siano definiti in tempi rapidi le modalità operative per l’attivazione e l’utilizzo del codice di esenzione, in collaborazione con le Asst, le Ats, i centri antiviolenza, i consultori e le associazioni della Rete Antidiscriminazioni, e che siano promosse campagne informative per sensibilizzare la popolazione sull’esistenza del codice e sulle modalità di accesso alle prestazioni sanitarie gratuite”, spiega Bocci.

 

“Dobbiamo aiutare le vittime. Per questo abbiamo inserito la questione dei figli, che sono vittime anch’essi di cui non dobbiamo mai dimenticarci. E per questo l’esortazione è di far sì che nelle risorse a bilancio di Regione vi sia sempre una postazione significativa di denaro adeguato a sostenere l’azione di tutti i soggetti che operano su questo terreno, a partire dai Centri antiviolenza”, ha chiosato Majorino.

 

Milano, 4 marzo 2025

 

PD Regione Lombardia