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RINNOVO CONTRATTO TRENORD, CASATI E SCANDELLA (PD): “LOMBARDI CONDANNATI AD ALTRI 1O ANNI DI GESTIONE INEFFICIENTE, CON UN INCREMENTO DI SPESA PER UN SEVIZIO CHE NON FUNZIONA E NON FUNZIONERÀ, MENTRE IL TRASPORTO SU GOMMA È ALLO STREMO”.
A fronte di un disservizio ferroviario pressoché strutturale, certificato anche dai bonus mensili erogati ai pendolari a copertura dei ritardi, Regione Lombardia ha portato a termine il rinnovo del contratto con Trenord, “condannando di fatto i lombardi ad altri 10 anni di disagi e malfunzionamento di un servizio essenziale per la mobilità pubblica” dicono i consiglieri regionali del PD Davide Casati e Jacopo Scandella.
“Tutto questo – sottolineano i due consiglieri dem –  senza indire alcuna gara e investendo oltre 97 milioni di euro all’anno in più rispetto al passato, per un incremento del servizio del 20% che già sappiamo sarà irraggiungibile – proseguono -. Per quanto riguarda la nostra provincia, il servizio ferroviario continuerà ad essere non competitivo come è stato fino ad oggi (con picchi di disagi sulle linee Lecco – Bergamo – Brescia e Bergamo – Carnate – Milano, spesso e volentieri beneficiarie del bonus) e un collegamento inadeguato con Milano”.
La cosa che preoccupa maggiormente il PD è il nuovo piano economico finanziario che prevede un corrispettivo fisso di 542 milioni all’anno, a fronte dei 453 milioni impegnati nel 2022, con una differenza che corrisponde a 97,2 milioni in più, a carico del bilancio regionale.
“Dove verranno trovate queste risorse? Il nostro timore è che per onorare il contratto con Trenord si vada a intaccare il fondo già assai fragile per il trasporto pubblico; da qui al 2033 la spesa per il servizio ferroviario sarà di 6 miliardi totali, mentre le agenzie del trasporto pubblico locale su gomma, utilizzato dal 75% dei pendolari, sono in sofferenza e non riescono più a garantire un servizio adeguato…”.
PD Regione Lombardia