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Da lunedì 10 giugno parte il nuovo orario estivo: l’80% delle corse non sarà ripristinato

Lunedì 3 giugno, nel pomeriggio e a pochissimi giorni dall’entrata in vigore del nuovo orario, la regione ha finalmente convocato i tavoli di quadrante, per la prima volta tutti insieme e dopo aver già assunto tutte le decisioni del caso, a quanto hanno riferito Pietro Bussolati e Matteo Piloni, a margine dell’incontro a cui hanno partecipato, a Palazzo Pirelli.

“L’emergenza continua” dicono, sottolineando che “per la prima volta sono stati riuniti nella stessa seduta, a decisioni già prese, tutti i quadranti, a rappresentanza dei diversi territori della regione. Il ritardo è stato giustificato dal fatto che fino a qualche giorno fa c’era il rischio del taglio dei 52 milioni di euro per il trasporto pubblico in Lombardia, a conferma che le nostre preoccupazioni erano e rimangono fondate”.

Infatti, a quanto si apprende dalle ultime notizie, il governo si appresterebbe a confermare a Bruxelles la volontà di mantenere intatto il fondo di garanzia di due miliardi, di cui facevano parte i 52 milioni della Lombardia.

“Il quadro rimane dunque emergenziale – dicono i consiglieri, entrando nel merito di quanto emerso dall’incontro -. Solo il 20%  delle corse sostituite da bus saranno ripristinate e molte di queste solo da settembre, mentre l’80% non lo sarà. Un quadro ben lontano da una soluzione positiva. In sei mesi si è lavorato a un lento ripristino di quanto tagliato a dicembre, attraverso dei dati sulla puntualità che, è bene ricordarlo, sono contestati da più parti e che rimangono ben distanti dalla normalità. Il tutto è rimandato dall’arrivo dei treni nuovi, due dei quali saranno introdotti a novembre, mentre tutti gli altri arriveranno a scaglioni entro il 2025, senza contare che non sappiamo ancora su quali linee saranno assegnati”.

Manca una strategia di prospettiva che nasce dalla volontà politica di non cambiare l’assetto della governance di Trenord. Ci troviamo a commentare continue pezze messe dal centrodestra per risolvere problemi creati dal centrodestra stesso. Intanto, continuano a essere spesi soldi dei lombardi, senza però offrire servizi adeguati. Non si cura il malato con la minestrina” concludono.

 

Caldo sì, manutenzione no: le proteste dei pendolari

E con il caldo si ripresentano i soliti, vecchi problemi relativi alla manutenzione dell’aria condizionata e, guardate che cosa è successo martedì, quando l’ad di FS ha incontrato i pendolari in Stazione Centrale…guardate le immagini gentilmente concesse da Business Insider Italia e il commento dei nostri consiglieri.

 

 

Ma grazie al PD la regione si impegna da subito per il raddoppio ferroviario della Mantova-Cremona-Milano

Martedì il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione del PD , firmata da Matteo Piloni, Antonella Forattini e Patrizia Baffi, che impegna da subito la Giunta per il raddoppio della Mantova-Cremona- Milano, un‘opera fondamentale per tutto il sud della Lombardia che  sopporta da troppo tempo un deficit infrastrutturale che ne penalizza lo sviluppo.

“Il raddoppio della Mantova-Cremona-Milano – spiega Piloni – è previsto dal contratto di programma per gli investimenti di sviluppo della rete ferroviaria e prevede due lotti: il primo, Piadena-Mantova, in parte è già finanziato, infatti sono stati già destinati 340 milioni di euro dai Governi a guida Pd, ma la novità riguarda gli altri 150 milioni chiesti da Rfi per completare il progetto, ancora in fase di definizione. Il secondo lotto, Codogno-Piadena, è ancora da finanziare in toto. Con la nostra mozione si impegna la Regione a sollecitare il Governo a stanziare le risorse mancanti e a prevedere quelle che ancora mancano e che sono in capo all’attuale Governo nazionale per l’elettrificazione della Parma-Brescia, una delle linee più arretrate del Paese”.

“Rfi – ha  previsto l’avvio dei lavori del primo lotto nel 2021, l’ultimo anno del Piano degli investimenti, il che implica il rischio che slitti al successivo. Per questo abbiamo impegnato la giunta  a intervenire su Rfi, perché sia anticipato l’inizio dei lavori di un’opera strategica che non può attendere oltre“.

“Il fatto che la mozione sia stata approvata all’unanimità – conclude Piloni – mi auguro non sia una furbata per evitare polemiche in vista dei ballottaggi di domenica di Cremona e Casalmaggiore, ma la garanzia di un vero impegno. In caso contrario non ci saranno più alibi”.

Ecco la mozione sul raddoppio della Mantova-Cremona-Milano approvata in Consiglio

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Redazione NovitàSettegiorniPD

PD Regione Lombardia