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“La Regione ha deciso unilateralmente di cancellare dal primo di ottobre i biglietti e gli abbonamenti del treno per sostituirli con le tariffe integrate. Lo ha fatto nonostante la legge regionale dia cinque anni di tempo per uniformarle e, ancora, nonostante a inizio luglio la Regione avesse garantito che non avrebbero aumentato il costo dei titoli di viaggio fino a quando il servizio ferroviario non fosse migliorato. È evidente che, dopo aver criticato con forza l’agenzia del trasporto pubblico locale per l’introduzione della tariffa integrata, che fa davvero risparmiare chi si muove con più mezzi di trasporto, oltre a rendergli la vita più semplice, la Regione si fa scudo di quella tariffa per non assumersi la responsabilità di un aumento molto consistente per chi usa solo il treno. È una manovra sbagliata, ingiustificata e contro una fascia ampia di pendolari, e mi chiedo con che coraggio la Regione si presenterà dai sindaci, anche quelli di centrodestra, per giustificare questi aumenti a fronte di un servizio non certo all’altezza.”

Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti a commento della delibera della giunta regionale approvata ieri che mira a togliere, dal prossimo primo di ottobre, le tariffe ferroviarie in vigore, così come i titoli integrati come Trenocittà Milano e Trenocittà Monza per sostituirli con le tariffe integrate. Per gli utenti che si spostano solo in treno si prevedono aumenti generalizzati che possono arrivare al 40%. Il Pd aveva presentato un ordine del giorno al bilancio proprio per scongiurare una manovra come questa, facendo leva sulla legge regionale che dà tempo cinque anni, quindi fino al 2024, alla Regione per integrare anche la tariffe ferroviarie.

Milano, 1 agosto 2019

PD Regione Lombardia