Skip to main content

All’assessore Gallera che con un video ha replicato alle domande del sindaco Sala, risponde la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza.

“Rispondo all’assessore Gallera – dice la consigliera dem – ribadendo le domande del sindaco Sala, che sono poi quelle che pongono tutti i sindaci lombardi, anche quelli di Forza Italia, esclusi solo i leghisti. Posto che l’assessore Gallera dimostra di saper leggere e, soprattutto, di aver capito che il test sierologico non è diagnostico, come ha detto a più riprese fino a poco tempo fa, ma epidemiologico, ecco i tre quesiti: perché la Regione ha impedito fino ad oggi di fare test sierologici a tappeto al fine di individuare il più precocemente possibile le persone che hanno avuto a che fare con il virus? Perché si è impedito al sindaco di Milano, insieme all’Università Statale, di fare i test ai lavoratori dell’ATM? Visto che, a detta dell’assessore Gallera, mancano i reagenti per fare i tamponi, perché non ha favorito i test sierologici che avrebbero permesso di selezionare le persone da sottoporre a tampone? Purtroppo, alla luce delle delibere approvate sui test, abbiamo capito tre cose: che la Regione Lombardia ha rinunciato al suo dovere di sorveglianza sanitaria sui luoghi di lavoro, ha scaricato i costi e la responsabilità dello screening sui datori di lavoro e, ancora più grave, non ha definito una linea preferenziale per i lavoratori e i luoghi di lavoro, anzi, si invita a testarli in via privatistica. È una follia! Tra l’altro, se tutti i datori di lavoro corrono a fare test sierologici per i dipendenti e poi non ci sono i reagenti, che cosa sta facendo la Regione Lombardia per recuperarli?” conclude Rozza.

 

Milano, 13 maggio 2020

 

PD Regione Lombardia