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“Trenord  ha scelto il modo peggiore per rispondere all’iniziativa dei comitati pendolari
dando una risposta  che non si poteva immaginare più stizzita e risentita.  Le 24 associazioni e comitati di viaggiatori sono, per Trenord, ree di aver denunciato le condizioni indegne del servizio e aver chiesto le dimissioni dell’assessore ai Trasporti Terzi. Nella lettera  si snocciolano cifre per difendere l’indifendibile ma si dimenticano gli unici numeri che contano davvero:   secondo una ricerca della stessa società la soddisfazione generale dei pendolari di Trenord è al 42%, al 31%  per puntualità e pulizia,   e al 27% per l’affidabilità del servizio.
La lettera è un tentativo maldestro  di negazione dei fatti. La realtà è che  nell’ultimo mese, quanto a riduzione del servizio, Trenord ha fatto peggio non solo di Atm ma persino della romana Atac e dell’ex Circunvesuviana napoletana. Con l’alibi del covid la società ha soppresso circa il 25% delle corse quotidiane a fronte del  7% di Atm.   La conseguenza è che ai disagi  degli utenti si  unisce il peggioramento delle condizioni ambientali.  Molti, date le condizioni di viaggio, scelgono di muoversi in auto, aumentando traffico e inquinamento.
In questo quadro  il silenzio dei vertici regionali è assordante: Fontana non ha dato alcuna risposta alla denuncia dei 24 comitati e ha fatto intervenire Trenord.  Si è scritta  davvero una brutta pagina nella storia del trasporto pubblico,  che ci conferma ancora di più nella convinzione  che l’unica soluzione è voltare pagina nella gestione di Regione Lombardia.”

Il consigliere regionale del Pd Raffaele Straniero commenta così la lettera inviata da Trenord ai pendolari  che avevano denunciato disagi e disservizi.

Milano, 4 febbraio 2022

PD Regione Lombardia