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Non è rimasto soddisfatto della risposta alla sua interrogazione sulla ‘Dote Unica Lavoro – Fase IV – Indennità di partecipazione lavoratori autonomi’, questo il titolo, Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd e capogruppo in Commissione Attività produttive. Chiedeva all’assessore al Lavoro Rizzoli lo stato di avanzamento della misura, in particolare il numero di lavoratori che hanno presentato la domanda nell’ambito della Dote unica lavoro e le tempistiche di attivazione della seconda fase, relativa al pagamento del contributo da partecipazione al percorso di politica attiva.
“I diversi avvisi sui ristori rivolti alle imprese di Regione Lombardia hanno palesato diverse economie di spesa, in uno il 30%, in un altro addirittura il 70%, che non costituiscono certamente un buon indice di funzionamento – spiega Straniero –. E anche per l’altra misura messa in campo dalla Giunta regionale, una indennità di partecipazione quale sostegno ai lavoratori parasubordinati che non risultino coperti da bonus o non siano stati raggiunti da altre modalità di sostegno al reddito, misura in sé interessante, abbiamo appreso dall’assessore Rizzoli che avrebbero fatto domanda solo circa un centinaio di lavoratori”.
La risposta, secondo il consigliere Pd, “è stata poco soddisfacente, un po’ nebulosa sui numeri, ma soprattutto poco incoraggiante per il funzionamento della misura”.
Straniero è rimasto, invece, piacevolmente sorpreso delle parole del neo assessore allo Sviluppo economico Guidesi ascoltato in Commissione Attività produttive: “Due cose chiediamo da anni a Regione Lombardia: una è riferita ai bandi e l’altra alle filiere produttive. Finalmente, con il nuovo assessore possiamo dire che andiamo in questa direzione”, dice.
“Da anni sollecitavamo la Giunta regionale a fare bandi con maggiore frequenza e regolarità e a semplificarli – spiega nel dettaglio Straniero –. Non solo: riteniamo che si debba ragionare e prestare maggiore attenzione alle filiere produttive, anche abbandonando le logiche dei codici Ateco. Stando a quanto detto da Guidesi, sono questioni che condivide e ha inserito nei suoi indirizzi di programma. Non possiamo che essere soddisfatti, ma ora verificheremo che sia davvero così”.
Intervenendo durante l’audizione, il consigliere Pd ha dettagliato anche le altre richieste che i dem formulano da anni alla Regione: “Abbiamo più volte sollecitato un potenziamento dell’accesso al credito e maggiore capitalizzazione delle micro e piccole imprese, di affiancare alle politiche di formazione dei dipendenti anche una formazione specifica per i titolari delle piccole e medie imprese, di investire sulla formazione tecnica superiore per consentire un migliore incrocio tra domanda e offerta di lavoro, così, oltre ad abbattere l’elevato tasso di disoccupazione, si potrebbe garantire una manodopera qualificata e preparata per entrare direttamente in azienda”.

RedazioneN7ggPd

PD Regione Lombardia