Skip to main content
Domande dal: 15/09/2025 , ore 10:00
Scadenza 06/10/2025 , ore 17:00

La misura intende attuare, nel quadro della strategia regionale per l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale, un piano territoriale integrato, volto a rafforzare la capacità dei territori di intercettare e accompagnare gli adulti ed i giovani adulti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria che si trovano in condizioni di particolare fragilità psico-socio-relazionale derivante da condizioni di vulnerabilità psicofisica individuale o di grave marginalità sociale della comunità di riferimento

  • Il programma regionale “Spazio Zero” intende:

    • potenziare il ruolo della rete pubblico-privata nella gestione coordinata di interventi complessi e intersettoriali afferenti all’ambito sociale, sociosanitario e sanitario;
    • offrire risposte tempestive e personalizzate a bisogni molteplici, attraverso la costruzione di un sistema territoriale di servizi che integra interventi psico-sociali, educativi, abitativi e di accrescimento delle competenze e softskills;
    • promuovere l’attivazione di interventi semiresidenziali anche mediante il potenziamento e costituzione di centri diurni interni ed esterni agli istituti penitenziari, come presìdi territoriali di prossimità e di prevenzione e trattamento della marginalità e fragilità;
    • sostenere l’autonomia e la responsabilizzazione individuale attraverso l’accesso a percorsi di domiciliarità assistita;
    • Intercettare precocemente le situazioni di vulnerabilità, attivando processi di assessment multidisciplinare che consentano la lettura integrata dei bisogni psicologici, fisici e sociali;
    • Realizzare percorsi terapeutici e riabilitativi complementari ai trattamenti penitenziari ordinari, capaci di integrare interventi sanitari, con azioni di natura educativa, formativa e sociale, a partire da una visione unitaria della persona.
    • favorire lo sviluppo di governance territoriali multilivello capaci di generare innovazione sociale, continuità operativa e impatto sistemico sul medio-lungo periodo soprattutto in favore delle persone che a causa di particolari condizioni di fragilità siano incompatibili con il regime detentivo.
  • Le proposte progettuali per l’adesione alla partnership con Regione Lombardia utile alla realizzazione del programma regionale “Spazio Zero” possono essere presentate da un partenariato territoriale composto da almeno 5 soggetti aventi sede legale o operativa in Regione Lombardia tra i seguenti:

    • Enti del Terzo Settore (ETS) ai sensi dell’art.4 del D.lgs. 3 luglio 2017 n. 117 regolarmente iscritti al RUNTS che abbiano maturato un adeguato periodo di esperienza nel campo (almeno due anni);
    • Associazioni riconosciute e associazioni non riconosciute in possesso di statuto e atto costitutivo registrato presso l’Ufficio del Registro dell’Agenzia delle Entrate, secondo la disciplina del Codice civile, che abbiano maturato un adeguato periodo di esperienza nel campo (almeno due anni);
    • Enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese, che abbiano maturato un adeguato periodo di esperienza nel campo (almeno due anni);
    • Agenzie di Tutela della Saluti (ATS) /Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST) e loro articolazioni territoriali;
    • Comuni in forma singola;
    • Aziende speciali/consorzi o altre forme associate di Comuni solo se capofila di Ambito territoriale;
    • Altro Ente pubblico operante a livello territoriale;
    • Operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo per l’erogazione dei servizi al lavoro, ai sensi della disciplina regionale in materia;
    • Operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo all’Albo regionale dei servizi di istruzione e formazione (sez. A o B);
    • Enti gestori accreditati per la gestione di U.d.O. sociosanitarie che abbiano maturato un adeguato periodo di esperienza nel campo (almeno due anni);
    • Enti gestori accreditati a livello territoriale per la gestione di U.d.O. sociali che abbiano maturato un adeguato periodo di esperienza nel campo (almeno due anni).

    La composizione minima del partenariato (almeno 5 partner incluso il capofila) deve inoltre includere, pena l’inammissibilità della proposta progettuale, almeno un Ente del Terzo Settore (ETS) ai sensi dell’art.4 del D.lgs. 3 luglio 2017 n. 117 regolarmente iscritto al RUNTS e che abbia maturato un adeguato periodo di esperienza nel campo (almeno due anni);

[Inserire]

PD Regione Lombardia