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DEL BONO (PD): “REGIONE È IN RITARDO, DÀ NUMERI INCONGRUENTI ED È IN DIFFICOLTÀ CON LA PIATTAFORMA”

Era emerso chiaramente dalle audizioni in Commissione speciale Pnrr e monitoraggio sull’utilizzo dei fondi europei, lo ha rimarcato, stamani, in Aula, durante la discussione sul Programma regionale di sviluppo sostenibile della XII legislatura, Emilio Del Bono, consigliere regionale del Pd e vicepresidente d’Aula: “Sul Piano nazionale di ripresa e resilienza Regione Lombardia non sta facendo la sua parte per attivare i progetti e utilizzare le corpose risorse”. E i motivi li ha spiegati nel suo intervento, davanti ai colleghi e alla Giunta: “Sono colpito dal fatto che stamattina sia il presidente della Commissione che il presidente Fontana abbiano parlato del Pnrr con passione e persino con indignazione per le critiche ricevute, ma poi nel Prss il Pnrr non esiste, tranne pochi riferimenti laddove ci sono cofinanziamenti – ha spiegato Del Bono –. Mi colpisce perché mentre sulla programmazione europea 2021-2027 si parla in modo dettagliato dei circa 3 miliardi e 600 milioni di euro che la Regione utilizzerà nei prossimi anni, nulla si dice dei 2 miliardi e 600 milioni che già oggi sono oggetto di progettazione da parte di Regione come soggetto titolare e attuatore degli interventi”.

Eppure, ha ricordato il vicepresidente dem, solo qualche giorno fa, Banca d’Italia “ha sottolineato come l’effetto del Pnrr sul Paese, già nel 2024, sarà molto importante e significativo, pari al 2,5% del Pil, e addirittura, da qua al 2026, al 3,5. Per la Lombardia si può ipotizzare persino un 4,5. Anzi, lo dicono gli economisti, se non ci fosse il Pnrr la crescita del Paese sarebbe attestata attorno allo 0,4% quest’anno e tra lo 0,3 e lo 0,4 l’anno prossimo”.

Del Bono ha spiegato il motivo delle sue preoccupazioni: “Mi ha molto colpito che nel Prss aggiornato nulla si dica dell’impatto del Pnrr, ed era basilare parlarne, perché quell’impatto va a intervenire su degli indicatori fondamentali di crescita e relativi al tema sanitario del nostro territorio. Inoltre, c’è gran confusione di numeri: durante le audizioni in Commissione speciale si è parlato di 2 miliardi 600 milioni di euro di progetti attivati sul Pnrr. Oggi, il presidente della Commissione Bilancio Caparini dava dei dati diversi che non corrispondono”.

A ciò si aggiunge il “ritardo da parte di Regione Lombardia che – lo dice la Ragioneria generale dello Stato – non ha ancora caricato i dati su Regis (la piattaforma unica su cui si fanno le operazioni relative al Pnrr, ndr). Secondo qualcuno non funziona, ma è l’unico portale che oggi esiste. Tanto è vero che la Direzione regionale delle finanze ha specificato che la critica su Regis non deriva dal fatto che non riesce a caricare, quanto che non è in grado di entrare nella piattaforma e svolgere operazioni. E sono due questioni diverse. Piuttosto, non vorremmo che il ritardo sull’utilizzo delle risorse, in particolare sanitarie, cioè riferite a case di comunità, ospedali di comunità, a risorse mirate, sia a causa di tensioni interne. Ma monitorare è importante e soprattutto arrivare in ritardo non può che causare danni, considerato che le cosiddette milestone (i traguardi di percorso, ndr) obbligano i progetti ad avere cronoprogrammi ben definiti, coerenti, con scadenze indicate, con soggetto titolare e attuatore molto chiaro. E in Regione Lombardia siamo molto lontani da questo”, ha concluso Del Bono.

Milano, 20 giugno 2023

PD Regione Lombardia