Paola Bocci durante la discussione del Piano triennale giovani 2024/2026 nell’Aula del consiglio.
PD: “POCHI IMPEGNI, BISOGNA FARE MOLTO DI PIÙ. SPERIAMO NEL BILANCIO”
“Il piano che abbiamo votato non dà risposte concrete ai bisogni sostanziali delle giovani generazioni, limitandosi ad azioni di contorno, senza interventi sui grandi problemi e sui bisogni di ragazze e ragazzi. Spero ci possa essere un impegno importante e reale da qui alla prossima sessione di bilancio, perché se non rispondiamo in maniera chiara ai loro bisogni primari, e questo piano non lo fa, a cosa serve? Ci auguriamo che si riescano a mettere in campo interventi più forti e urgenti per questa fascia di popolazione così trascurata. Si deve fare molto di più. Per questo ci asteniamo, ma continueremo a sollecitare la Giunta e la maggioranza su interventi più sostanziali”, lo ha detto, in dichiarazione di voto, Paola Bocci, consigliera regionale del Pd e capogruppo in VII Commissione Cultura, durante la discussione del Piano triennale giovani 2024/2026, questo pomeriggio, nell’Aula del consiglio.
“Le attuali giovani generazioni in questo momento storico sono in difficoltà, vivono una condizione di grande precarietà e incertezza. Il lavoro resta il nodo più problematico: il tasso di occupazione giovanile in Lombardia è sopra la media italiana (25,4% per i 15-24enni), ma inferiore alla media europea (35,2%). Il tasso di disoccupazione (15,4%) è superiore alla media Ue (14,5%). Il Neet rate (giovani inattivi 15-29 anni) è pari al 10.6%”, aveva illustrato Bocci poco prima, annunciando gli ordini del giorno del Gruppo regionale del Pd, a sua prima firma, di cui solo uno approvato.
“Chiedevamo a Regione di istituire un fondo che prevedesse l’erogazione ai giovani lombardi under 35 con basso reddito, una dotazione economica una tantum con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze d’accesso ai percorsi di crescita personale, professionale e familiare, per accompagnare e rendere concreti i progetti di autonomia lavorativa, abitativa e formativa. E per il loro benessere psicofisico volevamo implementare il servizio di supporto psicologico e i percorsi di educazione all’affettività e alla sessualità, all’interno dei consultori pubblici. Tutto bocciato”, spiega la consigliera Pd.
Respinta anche la richiesta del collega Paolo Romano di alzare l’indennità minima dei tirocini: “Qual è la Lombardia dei giovani? Quella di chi sfrutta e utilizza le giovani generazioni come carne da macello per abbassare il costo del lavoro? Siamo nella regione dove servono 12 mesi a 500 euro di stipendio per formarsi su come si imbusta una spesa o come si piega una felpa”, aveva detto nel suo intervento.
L’unico ordine del giorno accolto, seppure riformulato in chiave meno stringente, quello illustrato dal consigliere dem Gigi Ponti sul trasporto pubblico locale: “La proposta è di rendere più efficienti i trasporti sul territorio, ma serve qualche anno. A questo punto, abbiamo ritenuto che potesse essere utile e importante una misura concreta come la gratuità dei trasporti per gli studenti, che si può fare, cercando risorse, per dare risposte a una serie di buoni propositi”, aveva spiegato il dem, e un impegno a valutare una proposta in questo senso, ma soprattutto al rafforzamento dell’offerta di trasporto pubblico locale nelle fasce orarie di maggior richiesta da parte dell’utenza giovanile, è stato accolto anche dalla Regione.
Milano, 18 marzo 2025