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EMERGENZA PESTE SUINA, COMINELLI (PD): “IL PRIMO OTTOBRE PARTE IL PIANO DI ERADICAZIONE, REGIONE LOMBARDIA È PRONTA? TEMIAMO DI NO”

“Il piano di eradicazione predisposto dal commissario straordinario che abbiamo appena incontrato deve partire dal prossimo primo ottobre, ma la Regione Lombardia è pronta?” se lo chiede la consigliera regionale del Pd Miriam Cominelli, componente della commissione Agricoltura, dove ieri è stato ascoltato il professor Vincenzo Caputo in merito all’emergenza di Peste Suina africana (PSA), dopo lo svolgimento di una seduta congiunta con la commissione Sanità, convocata su iniziativa del gruppo Pd. Assente in entrambi gli incontri Alessandro Beduschi, l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste.

“Abbiamo sollecitato questo incontro per l’aggravarsi della situazione in seguito ai fatti registrati nel pavese e per fare il punto dopo l’approvazione, nel mese di luglio, della nostra mozione – spiega Cominelli – si tratta di un tema delicato, pericoloso e grave che mette a rischio tutta la filiera dei suini: solo a Brescia ricordo che ci sono oltre 1,1 milioni di capi, pari al 28% del patrimonio suinicolo regionale e che la stima dei danni potenziali, secondo le associazioni degli allevatori, ammonterebbe a due miliardi di euro”.

“Sono state sostanzialmente tre le questioni fondamentali che abbiamo voluto approfondire con il commissario – sottolinea la consigliera dem -: l’incremento del personale, l’attivazione dei gruppi operativi territoriali (GOT) che rappresentano il fulcro di tutta l’operazione e l’erogazione dei ristori previsti dopo l’abbattimento dei capi”.

“Per quanto riguarda l’incremento di personale – fa sapere Cominelli – il commissario ha smentito l’assessore Bertolaso (secondo il quale non ci sarebbero al momento grosse criticità) ribadendo invece la necessità di incentivare la presenza numerica in ambito sanitario, ambientale e agricolo, di operatori per l’attività di monitoraggio e controllo, soprattutto nelle province più a rischio”.

“Quanto ai gruppi operativi territoriali – prosegue– il commissario ha comunicato che devono essere in tutto dieci: nove provinciali e uno a regia regionale e che devono essere costituiti da almeno venti operatori qualificati. Mancano solo due settimane e, a quanto ci risulta, sui territori ancora non si sta muovendo nulla”.

“Sui ristori, invece, si ritiene sufficiente quanto previsto dal fondo nazionale – aggiunge – mentre le uniche risorse concesse dalla giunta lombarda ammontano ai 600mila euro destinati alle polizie provinciali, dunque si tratta di risorse subordinate ai bilanci provinciali e disponibili in tempi più lunghi, mentre i territori hanno bisogno di soldi subito”.

“Tra lentezze burocratiche e mezzi insufficienti – si pensi agli operatori qualificati non ancora ingaggiati – la risposta di questa giunta regionale non ci sembra proprio così eccezionale come invece la racconta oggi Fontana” conclude Cominelli.

Milano, 15 settembre 2023

PD Regione Lombardia