Skip to main content

Paola Bocci e Miriam Cominelli dopo l’approvazione della risoluzione sulle ‘Determinazioni in ordine al Parkinson’

BOCCI E COMINELLI (PD): “UN PASSO AVANTI NELLA PRESA IN CARICO, SOPRATTUTTO DEI PIÙ GIOVANI. RIABILITAZIONE PARTE DELLA CURA”

“Questa risoluzione rappresenta un passo avanti sulla presa in carico dei pazienti affetti dal Parkinson, una patologia ad alta complessità che presenta differenze nei sintomi, comorbidità e che implica percorsi di presa in carico mirati. Siamo soddisfatti del fatto che i nostri emendamenti siano parte integrante della risoluzione visto che sottolineano quanto questa patologia comporti variabili importanti soprattutto legate all’età e quanto la riabilitazione sia parte integrante della cura”, sono le parole di Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, durante il suo intervento, questo pomeriggio, in Aula, nella discussione per la risoluzione sulle ‘Determinazioni in ordine al Parkinson’, che ha seguito assieme alla collega Miriam Cominelli.

“Abbiamo voluto portare l’attenzione sui pazienti che hanno contratto il Parkinson da giovani, perché la malattia ha un’incidenza forte sulla vita lavorativa, sociale e familiare e richiede un approccio terapeutico e assistenziale mirato e lo sviluppo di percorsi diagnostico-terapeutici specifici, oltre a programmi di supporto psicologico e sociale per i pazienti giovani e le loro famiglie. Contemporaneamente, abbiamo chiesto di incentivare la ricerca e la raccolta di dati epidemiologici a livello regionale sulla prevalenza e l’incidenza del Parkinson a esordio giovanile rispetto a quello senile”, ha precisato Bocci.

“Questi pazienti hanno, inoltre, necessità di terapie avanzate, attività fisica adattata da svolgersi anche in ambiente naturale, all’aria aperta, una situazione cioè che è parte integrante della cura e che noi abbiamo chiesto puntualmente con un nostro emendamento approvato”, fa eco Cominelli.

“La presa in carico, affinché sia completa ed efficace, deve prevedere una stretta collaborazione tra centri di eccellenza specialistici e case e ospedali di comunità, dove attivare ambulatori multidisciplinari che si occupino anche della riabilitazione, superando le attuali rigidità prescrittive. Per tutti deve esserci la possibilità di accedere a terapie avanzate e dispositivi innovativi. Vanno ridotte le lunghe liste d’attesa per le terapie riabilitative, che spesso impongono il ricorso a prestazioni a pagamento, con la conseguenza che molti rinunciano a curarsi o che passa troppo tempo tra un ciclo e l’altro, rendendo inefficaci i risultati. La riabilitazione per essere efficace dovrebbe avere strutture territoriali cerniera tra il centro di cura e il paziente, come ci hanno detto le associazioni. Il percorso di audizioni ha dato evidenza di come sia importante non solo la cura dei sintomi, ma anche la riabilitazione fin dai primi stadi della malattia, per avere risultati di miglioramento sia sulle funzioni motorie, sia nelle performance cognitive”, ha spiegato ancora in Aula Bocci.

“Un nodo su cui investire di più riguarda il trasporto della persona disabile, che deve essere accessibile perché non si debba rinunciare alle cure. Più in generale, servono maggiori risorse per il sostegno a queste persone e alle loro famiglie che non dobbiamo permettere si sentano sole anche rispetto all’istituzione”, concludono le consigliere Pd.

Milano, 24 giugno 2025

 

PD Regione Lombardia