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Sanità-Rozza (Pd): Le nomine dei direttori di distretto non rispondono ai bisogni della sanità territoriale, ma sono usate solo per sistemare gli amici di Lega e alleati

Le nomine dei direttori di distretto  non rispondono ai bisogni della sanità territoriale, ma sono usate solo per sistemare gli amici di Lega e alleati. Ad affermarlo, a seguito di una sua  interpellanza discussa oggi in aula, è la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza   che ha sollevato il problema partendo dalla nomina del direttore del distretto Municipio 9 -Niguarda di Milano.
Il 5 agosto 2022, il Direttore generale  dell’ASST Niguarda ha emanato l’avviso interno per l’affidamento dell’incarico di direttore di distretto Municipio 9, senza però alcuna indicazione specifica relativa al profilo dirigenziale e alla disciplina richiesta  ed è stata costituita una Commissione di valutazione  che  non rispetta le norme in vigore  E’ composta da un componente di diritto e soli due membri interni, entrambi di ruolo sanitario, di cui uno solo in posizione apicale e di ambito diverso da quello di Direzione sociosanitaria, mentre la legge 118/2022 (all’ art. 20 “Selezione della dirigenza sanitaria”) prevede, oltre al componente  di diritto, tre direttori di struttura complessa, di cui due fuori regione, selezionati tramite sorteggio.

“Questo– attacca Rozza- evidenzia una chiara illegittimità del bando, già denunciato dai sindacati,  a cui si aggiunge il fatto che in ogni corridoio di Niguarda si  sapeva da subito chi avrebbe vinto. Un episodio che evidenzia la necessità di controllare i bandi per i direttori di distretto”.
“Ma sulle nomine dei direttori di distretto- afferma ancora Rozza- c’è  un difetto di fondo  di procedura che nasce dalla circolare emanata dalla Dg welfare del luglio scorso che non specifica quali dirigenti di Asst e Ats possono partecipare al bando di concorso,  non ne specifica le discipline di azione, aprendo di fatto anche ai dirigenti amministrativi, come è già accaduto all’Asst di Bergamo, dove su 4 direttori di distretto due sono dirigenti amministrativi.   Questo contrasta del tutto con lo spirito della legge, che  prevede i distretti come luogo centrale di gestione della sanità territoriale e che per questo richiedono evidentemente una figura di dirigente sanitario capace di valutazioni mediche, non certo di bilancio. I distretti rischiano di essere svuotati delle loro funzioni e di divenire solo un luogo di collocazione dei soliti amici della Lega e dei suoi alleati, molti dei quali  sono rimasti senza un ruolo dirigenziale  dopo lo svuotamento delle Asst. Ennesimo sfregio ai professionisti della sanità, che hanno dato l’anima nella lotta al covid, sacrificati per la solita spartizione  di posti fra gli amici di chi governa  a palazzo Lombardia”.

Milano, 4 ottobre 2022

👉 il testo dell’interpellanza e l’iter istituzionale sul sito del Consiglio

PD Regione Lombardia