Question time di Roberta Vallacchi sulle tempistiche di erogazione dei contributi della Misura Nidi Gratis Plus 2024/2025
VALLACCHI (PD): “FINALMENTE REGIONE RICONOSCE CHE DEVE ALLINEARE I TEMPI. GLI ENTI GESTORI NON POSSONO ANTICIPARE TUTTO”
“A quanto ci ha fatto sapere, la Giunta regionale sta assumendo provvedimenti per ridurre le tempistiche di erogazione dei contributi della Misura Nidi Gratis Plus 2024/2025. Lo ha detto, tramite un sottosegretario, in risposta a una mia ennesima interrogazione sul tema in cui chiedevo proprio se Regione non intendesse riallineare i finanziamenti all’anno educativo, visto che per mesi pagano gli enti gestori, in attesa di vedersi stornate le risorse che gli spettano. Ora, pare che la gestione della misura sia in fase di semplificazione e riorganizzazione e che la Direzione regionale dell’assessorato alla Famiglia stia lavorando per renderne più agevole l’accesso. Alla buon’ora: da anni lo chiediamo. Finalmente veniamo ascoltati”, lo dice Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, dopo aver sentito la risposta alla sua question time, stamattina, nell’Aula del consiglio regionale.
“La misura, finanziata attraverso il Fondo sociale europeo Plus e in parte anche con fondi regionali, è di fondamentale importanza per le nostre comunità, in particolare per i piccoli Comuni sotto i 5.000 abitanti che in Lombardia sono 1.030 su 1.502. Ma come già sollevato nella mia interrogazione di un anno fa, sono i tempi amministrativi di gestione che non vanno assolutamente bene e nell’anno 2025 sono addirittura peggiorati rispetto al 2024. Basta dire che la scadenza della domanda di adesione dei Comuni è stata il 18 ottobre 2024, la scadenza per la presentazione delle domande delle famiglie il 6 dicembre 2024, la scadenza della prima finestra per la rendicontazione è stata il 27 febbraio 2025 per le mensilità da settembre a dicembre 2024. In tutti questi mesi i bambini frequentano gratuitamente e i gestori dei nidi sostengono i costi senza avere entrate, per cui sono costretti a chiedere prestiti e a sostenerne i costi”, spiega Vallacchi.
“La Giunta ci ha fatto sapere che per quest’anno hanno aderito 652 comuni, le domande ammesse al finanziamento sono state 10.890 su 11.974 presentate. E che gli uffici regionali hanno tempestivamente assunto provvedimenti necessari alla liquidazione per i comuni che erano nei tempi. Per 467 comuni oltre 4 milioni di euro sono in liquidazione in questi giorni, ma sono riferiti ai mesi da settembre a dicembre del 2024. La prossima finestra è il 7 aprile. Inoltre, per il 2026 è già in corso di definizione il cronoprogramma, in modo che sia compatibile sia con le tempistiche di stipula che con il calendario educativo”, aggiunge la dem.
“Mi auguro, perciò, di aver capito bene che i tempi saranno anticipati, perché i bambini iniziano a frequentare il nido senza che le famiglie paghino e questo accade per mesi e mesi. In più, se gli utenti non sono ammessi, chi paga i mesi di frequentazione, visto che si tratta di persone in difficoltà economica? È sempre tutto a carico degli enti gestori, che così hanno solo uscite senza alcuna entrata. La dimostrazione che il sistema come è stato fino a oggi non funziona, si vede nell’annualità 2023-2024: dei 16 milioni di euro stanziati, ne sono stati utilizzati solo 11, cioè, pur essendoci molto bisogno in Lombardia di questa misura, per i problemi amministrativi i Comuni non trovano gli enti gestori disponibili ad aderire. In molti casi gli enti gestori non riescono a pagare gli stipendi agli educatori fino a che non hanno la prima rendicontazione, che però è nell’anno successivo, visto che non gli entra un euro. Quindi la misura è insostenibile. In Aula ho portato l’esempio della Regione Toscana che ha alzato il limite Isee a 40mila euro e finanzia la misura con 48 milioni, facendo così in modo che il 44% dei bambini vada all’asilo nido, la percentuale più alta in Italia. E le famiglie potranno presentare la domanda entro giugno. La Lombardia, che ha sempre l’ambizione di essere la prima regione italiana, può anche copiare e allinearsi per i tempi e la gestione della misura. Non sarebbe certo un disonore”, ha chiosato Vallacchi.
▶️Il video di Roberta Vallacchi
Milano, 1 aprile 2025