Il PD chiede ai Prefetti di vigilare perché non si ripetano errori
Se gli ospedali, con i pronto soccorso e i posti in terapia intensiva, sono stati la prima linea dell’emergenza Covid19, da settimane si è aperto il fronte delle RSA. In queste strutture, che hanno accolto anche pazienti infetti secondo una delibera regionale, il numero dei decessi è stato altissimo: in Lombardia ad oggi sono 1822 le vittime, secondo quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità. Una tragedia che andava evitata. Gli approfondimenti e le inchieste in corso faranno luce sulle mancanze e sulle responsabilità.
Oggi però è opportuno non commettere gli errori della prima fase. Nelle RSA infatti non si registra solo il contagio degli ospiti, ma anche quello degli operatori sanitari, con inevitabili ricadute sulla capacità di assistenza. Da qui la richiesta a Regione Lombardia affinché metta a disposizione gli elenchi dei professionisti sanitari del bando regionale per potervi attingere.
Inoltre, dato tutto quando sta succedendo nelle RSA, il PD ha chiesto che ai Prefetti sia data la possibilità di verificare il rispetto di quanto previsto dalle norme vigenti in tema di salute pubblica e di controllo della diffusione del virus. Occorre accertare che anziani e operatori abbiano tutti i dispositivi di protezione e che i pazienti Covid non siano a contatto con altri ricoverati. Ma serve anche accertare che si stia procedendo all’effettuazione dei tamponi e dei test sierologici tanto agli ospiti, quanto agli operatori.
RedazioneNovitàSettegiorniPD-503