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MILANO – CORTINA: PD CHIESE A LUGLIO 22 DEI RAPPORTI TRA FONDAZIONE E VETRYA SPA MA NON È MAI STATA DATA RISPOSTA

BUSSOLATI (PD), “MANCATA TRASPARENZA, LA POLITICA HA PERSO UN’OCCASIONE”

È datata 11 luglio 2022, quasi due anni fa, una richiesta di accesso agli atti del consigliere regionale lombardo del Partito Democratico Pietro Bussolati alla fondazione Milano Cortina 2026 per sapere dei rapporti con Vetrya Spa, la società oggi coinvolta nell’indagine della magistratura per corruzione e turbativa d’asta. A quell’accesso agli atti non è mai stata data risposta. Nell’atto, rivolto al presidente della fondazione Giovanni Malagò e per conoscenza all’allora presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, Bussolati chiedeva “se Fondazione Milano Cortina 2026 abbia affidato alla società Vetrya SpA un incarico per lo sviluppo dell’ecosistema digitale delle Olimpiadi e Paralimpiadi 2026, comprendente servizi web, mobile, cloud computing, digital design e digital strategy e, in caso affermativo, quale procedura abbia seguito la Fondazione per selezionare il contraente e quale sia ad oggi la situazione relativa all’incarico; Le chiedo, altresì, copia del contratto stipulato con la società Vetrya SpA.”

Il licenziamento dell’allora amministratore delegato Vincenzo Novari sarebbe arrivato poco più di un mese dopo.

“Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura e del tutto garantisti verso Novari – dichiara oggi Bussolati – ci chiediamo perché siano passati due anni dalla mia richiesta di chiarimenti rispetto a un contratto che appariva poco trasparente e la Fondazione non abbia mai ritenuto di dare risposta, né il Consiglio regionale abbia preteso alcunché, e nel frattempo leggiamo che è scattata l’inchiesta proprio su quel contratto. È evidente che c’è un problema di trasparenza. Ora sarà la magistratura a fare chiarezza ma la politica ha perso ancora una volta l’occasione di prevenire comportamenti e fatti che potrebbero, il condizionale è d’obbligo, non essere corretti. Non sappiamo se l’allontanamento di Novari abbia a che fare con i sospetti su quell’affidamento ma certamente cambiare l’amministratore delegato non può far derogare agli obblighi di trasparenza.”

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Milano, 22 maggio 2024

PD Regione Lombardia