“Senza alcuna informazione preventiva, gli utenti del centro psico-sociale di Soresina si sono trovati con una struttura notevolmente depotenziata, dove sono stati ridotti non solo gli spazi, ma anche i servizi offerti”.
Lo fa sapere il consigliere regionale del PD Matteo Piloni che ha presentato nei giorni scorsi una interrogazione all’assessore al Welfare per chiedere di tutelare questo presidio, affinché sia garantito ai pazienti, alle loro famiglie e a tutti i cittadini del territorio un accesso alle cure idoneo ad una patologia, quale quella psichiatrica, che richiede interventi di rete, continuità e prossimità delle cure.
“Il CPS è il presidio sociosanitario territoriale in cui si realizza la presa in carico dell’utente con problemi di salute mentale – spiega Piloni nel documento – e, nonostante il numero di pazienti ad oggi in cura e la copertura di un’area non indifferente, dal 2015 sono state ridotte a due le aperture settimanali e nel 2018 è stato declassato ad ambulatorio, fino ad arrivare a una riduzione degli spazi della struttura – aggiunge Piloni riportando una notizia di questi giorni – saranno infatti solo due gli studi dove si dovranno alternare i diversi specialisti, mentre per interventi più complessi i pazienti dovranno rivolgersi a Cremona”.
“La patologia psichiatrica è una patologia cronica, complessa, che causa importanti difficoltà di integrazione con il tessuto sociale e familiare. Il depotenziamento di questo servizio sta creando molti disagi, soprattutto ai cittadini. Mi auguro che l’assessore verifichi la situazione e intervenga al più presto per ripristinare un servizio indispensabile” conclude Piloni.
Milano, 25 marzo 2019