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MALTEMPO: NEGRI (PD), CITTÀ METROPOLITANA HA PROGETTO SPUGNA PER RIDURRE ESONDAZIONI MA È TRA QUELLI CHE IL GOVERNO VUOLE STRALCIARE DAL PNRR

 

“È ancora più incredibile, alla luce di quello che è successo negli ultimi giorni, che il Governo abbia deciso di tagliare tra i progetti del PNRR i piani urbani integrati, tra i quali il progetto “Spugna” della Città Metropolitana di Milano, che conta novanta interventi su trentadue comuni utili a rendere il suolo più permeabile, riducendo il rischio di esondazioni e di accumuli di acqua in strada. Sono queste scelte, che passano come provvedimenti burocratici, che poi incidono sulla vita reale delle persone. In agosto, quando il Governo ha annunciato l’intenzione di stralciare una serie di progetti, Fontana e il centrodestra non dissero una sola parola, con il timore di contraddire i propri capipartito a Roma. Per loro gli effetti della crisi climatica non esistono e non servono interventi di mitigazione, salvo poi sparare contro il comune di Milano e tutti quelli non governati da loro perché l’acqua esce dai fiumi e dai tombini ed entra nelle case. Spero davvero che il progetto non venga alla fine stralciato e possa essere realizzato, nonostante le intenzioni del governo Meloni”.

Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Simone Negri in merito al progetto Spugna della città metropolitana di Milano che prevede 90 interventi in 32 comuni del territorio volti ad assorbire ed immagazzinare l’acqua localmente, anziché incanalarla nella fognatura, grazie a soluzioni basate su sistemi naturali. Essi comprendono la deimpermeabilizzazione di superfici alle pavimentazioni drenanti, zone umide, trincee infiltranti e drenanti, box alberati, canali di drenaggio vegetati, ritenzione sotto superficie stradale e altro ancora. Il progetto, così come concepito dalla Città metropolitana, costa circa 50 milioni di euro di fondi PNRR.

“Dovesse prendere piede la logica proposta dal progetto Spugna – conclude Negri -, via via sempre più superfici di strade, parcheggi, aree verdi recupererebbero capacità drenante e verrebbero scollegate dalla rete, sfruttando i primi strati del sottosuolo per disperdere l’acqua”.

 

Milano, 2 novembre 2023

PD Regione Lombardia