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Tutto parte da un ente, la Lombardia Film Commission, che dovrebbe sostenere il cinema e non lo fa, anche perché ha un budget limitato, ma che nel settembre 2018 acquisisce per 800mila euro un capannone a Cormano per farne la sua sede. Diversi elementi dovrebbero destare sospetti, a partire dal fatto che quell’immobile è l’unica proposta vagliata, che chi lo vende, Immobiliare Andromeda Srl, è una società di cui non sono noti i proprietari perché schermati da una fiduciaria, che l’immobile viene pagato in un colpo solo otto mesi prima del rogito, al momento del preliminare.

Emergeranno poi altri particolari, come il fatto che il capannone era stato acquistato da Andromeda per soli 400mila euro pochi mesi prima, la metà del prezzo pagato da Film Commission, con assegni che non sarebbero mai stati incassati da chi ne aveva diritto. La generosa plusvalenza assumerebbe quindi proporzioni davvero inspiegabili.

Sarebbe anche emerso che il commercialista Michele Scillieri, oggi agli arresti domiciliari, era contemporaneamente amministratore della società a cui facevano riferimento le quote dell’Immobiliare Andromeda e consulente contabile, nonché ex revisore, della Lombardia Film Commission. Scillieri è stato anche liquidatore di Andromeda, che ha chiuso i battenti dopo l’operazione. Presso il suo ufficio, in via delle Stelline a Milano, era stata domiciliata la Lega Salvini Premier alla sua nascita, il nuovo partito erede della Lega Nord in tutto tranne che per i copiosi debiti contratti con lo Stato. Scillieri è ancora oggi consulente contabile della Lombardia Film Commission, nonostante la richiesta del Pd di rimuoverlo per evidente conflitto di interessi e per ragioni di opportunità.

Presidente della Film Commission ai tempi dell’operazione, ma non del rogito, era Alberto Di Rubba, commercialista bergamasco amico ed ex compagno di studi del tesoriere della Lega, l’On. Giulio Centemero, nonché revisore dei conti della Lega alla Camera dei Deputati. Proprio Di Rubba, insieme al collega Andrea Manzoni, viene accusato da Scillieri in alcune intercettazioni di essere l’anima nera di operazioni tese a sottrarre soldi dai conti della Lega. Sia Di Rubba che Manzoni sono nominati dalla Lega in diversi enti, e sono certamente uomini di fiducia di Salvini, che li difende e li definisce persone perbene. Sempre Scillieri, però, sostiene che fiumi di soldi della Lega venivano indirizzati da Di Rubba e Manzoni verso altri conti. Quel che pare accertato è che Andromeda, pochi giorni dopo il ricevimento degli 800mila euro, ne bonifica 488mila a una società, la Eco Srl, che ne gira 390mila a un’altra società, la Barachetti Service, che con la Lega fa affari d’oro per servizi di vario genere. La Barachetti farà poi un bonifico per 45mila euro a Di Rubba, suo commercialista, e altri soldi prenderanno la strada della Russia. Neanche a dirlo, Barachetti Service è un fornitore della Lombardia Film Commission.

In tutto questo Di Rubba non è più presidente, ma dopo un mandato breve di un professore, molto contrariato per aver dovuto gestire l’affaire dell’acquisto del capannone, la Lega ha designato un docente della Bocconi esperto proprio di operazioni immobiliari, Alberto Dell’Acqua. Dall’alto della sua competenza il neo presidente ha affermato, una volta chiamato a rispondere davanti alla commissione cultura dalla consigliera del Pd Paola Bocci, che l’operazione era stata congrua e corretta. La stessa conclusione dell’organismo di vigilanza, affidato all’avvocato Alessio Gennari, che non ha visto alcun problema o elemento sospetto in un’operazione tanto anomala.

Ad oggi, Michele Scillieri è ancora consulente contabile della Lombardia Film Commission, Gennari non è stato sostituito come Organismo di Vigilanza, Dell’Acqua è presidente e né Fontana, né Salvini hanno speso una parola anche solo di dubbio verso l’operato di Di Rubba e Manzoni, che per il tesoriere Giulio Centemero devono rimanere tranquilli ai loro posti.

RedazioneNovitàSettegiorniPD

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