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PANEL 7 – ▶️ Video del panel  – Con Davide CasatiNon autosufficienza: linee e strategie per rispondere a una sfida – Interventi di: Giuseppe Bellelli, Franco Massi, Giovanni Merlo, Fortunato Nicoletti, Lisa Noja, Simonetta Pozzoli, Marco Rasconi, Federica Trapletti

 

 

 

 

 

Non autosufficienza: linee e strategie per rispondere a una sfida

▶️ Qui il video e di seguito la sintesi dell’intervento introduttivo di Davide Casati che ha coordinato il panel.

La non autosufficienza riguarda tutti: la struttura della popolazione lombarda cambia, i bisogni crescono e le risorse limitate non permettono di moltiplicare all’infinito le prestazioni. La sfida è costruire insieme nuovi modelli di welfare e di presa in carico

La popolazione lombarda ha una struttura tipica di una popolazione anziana con un tasso di natalità crollato da 9,6 nati ogni 1000 abitanti a 6,9 nati. Gli over 65 sono 177 ogni 100 under 15 e gli over 80 quindi si raddoppieranno nell’arco di due decenni. Altro aspetto rilevante: la continua riduzione della dimensione media familiare che continua a ridursi a fronte di un aumento delle famiglie unipersonali (composte da una sola persona) che nel 2040 saranno il 39,4% del totale delle famiglie.

I dati riportati nell’ultimo piano socio sanitario regionale approvato nell’estate del 2024 segnano la presenza in Lombardia di quasi 3,2 milioni di persone con almeno una condizione di cronicità (di cui il 50% non aderisce alle raccomandazioni) e quasi 700 mila persone con limitata autosufficienza. Numeri simili, nel concreto, significano maggiori bisogni e la domanda di maggiori servizi, ma con meno risorse a disposizione: lo Stato mette a disposizione oltre 136 miliardi, ma le famiglie devono aggiungere di tasca propria circa 46 miliardi (assicurazioni comprese), 60 se includiamo anche le spese per la non autosufficienza.

L’unica soluzione per garantire la tenuta del sistema è quella di costruire nuovi modelli, uscendo dalla logica prestazionale, superando le normative “a silos” e le rigidità, puntando su flessibilità, aderenza al reale bisogno della persona, efficientamento, ottimizzazione e welfare di comunità.

La non autosufficienza riguarda diverse platee ed è per questo abbiamo affrontato il tema in due momenti distinti: nella prima parte del panel, il confronto si è focalizzato sulle disabilità, con la partecipazione di:

Marco Rasconi, Presidente Nazionale UILDM – ▶️ il video dell’intervento

Giovanni Merlo, Direttore regionale LEDHA – ▶️ il video dell’intervento

Fortunato Nicoletti, Associazione Nessuno è Escluso – ▶️ il video dell’intervento

Lisa Noja, Capogruppo regionale Italia Viva – ▶️ il video dell’intervento

Dal confronto è emersa la necessità di adeguare gli investimenti per la disabilità, che oggi risulta sotto finanziato, con un terzo di risorse in meno rispetto alla media UE. Ma non è solo questione di fondi: c’è anche un tema culturale di valorizzazione dei desideri e delle scelte delle persone con disabilità, anche in attuazione  della legge regionale 25 del 2022 sulla vita indipendente, perché ad oggi accanto alla cura e all’assistenza, è prioritario garantire il diritto all’autodeterminazione, che sta alla base del progetto di vita e della gestione del budget e che richiede norme e servizi più flessibili, affinché sia l’offerta ad adeguarsi al bisogno che cambia e non il bisogno a dover rientrare nei paletti di un’offerta rigida e per questo talvolta non calzante alla necessità.

La seconda parte del panel si è concentrata sugli anziani e sulla volontà del PD di prevedere la figura del geriatra in raccordo con le case di comunità e al loro interno, tema che verrà affrontato ad aprile nel corso di un’audizione audizione in Regione, perché, come spiega Casati,  la presenza di un geriatra nella Casa di Comunità significherebbe impostare la presa in carico dell’anziano in maniera integrata e globale e non frammentata a seconda della singola patologia.

Anche il tema dei Centri Diurni Integrati è di grande importanza nel ripensare i servizi per gli anziani: anche per ragioni economiche, ovvero i minori costi rispetto ai posti letto in strutture residenziali, crediamo sia necessaria una ricognizione dei bisogni ed eventualmente un piano specifico nella nostra regione per aumentare questo servizio.

Per quanto riguarda le RSA, il tema delle rette a carico delle famiglie resta centrale, accanto a quello degli stipendi del personale.

Oltre il 50% delle strutture sociosanitarie lombarde sono gestite da enti privati no profit e siamo convinti che queste realtà vadano valorizzate e sostenute con una normativa ad hoc: a questo proposito a breve presenteremo come Gruppo Pd un progetto di legge sul terzo settore, per riconoscerne il valore sociale e per rafforzarne il proprio ruolo anche nelle future contrattualizzazioni.

Al dibattito hanno partecipato:

Giuseppe Bellelli, Presidente Eletto Società Italiana Gerontologia e Geriatria – ▶️ il video dell’intervento 📍le slide

Franco Massi, Presidente Nazionale UNEBA – ▶️ il video dell’intervento

Federica Trapletti, segretaria regionale SPI CGIL Lombardia – ▶️ il video dell’intervento

Simonetta Pozzoli,  Assessora Servizi Sociali Lodi – ▶️ il video dell’intervento

 

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PD Regione Lombardia