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CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONI, SCANDELLA: “LA MAGGIORANZA DICE NO E NON AFFRONTA IL PROBLEMA DELLE LISTE D’ATTESA AGGRAVATO DALLA PANDEMIA”

 

Oggi in commissione Sanità la Lega e i suoi alleati hanno bocciato un emendamento alla legge di revisione normativa ordinamentale proposto dal gruppo del Pd, insieme a tutte le forze di opposizione, che chiedeva di attivare entro il primo luglio prossimo un centro di prenotazione unico per strutture pubbliche e private accreditate.

“Abbiamo chiesto l’attivazione del centro di prenotazione unico per rendere più agevole l’accesso ai servizi del sistema sanitario regionale e ridurre le liste d’attesa che oggi più che mai, data la riduzione dei servizi causata dalla pandemia, sono lunghissime – spiega il consigliere dem Jacopo Scandella – tutti i cittadini, chiamando il call center regionale, a partire dal prossimo primo luglio avrebbero dovuto poter prenotare le visite ambulatoriali sia in strutture pubbliche sia in strutture private accreditate, obbligate – pena la decadenza del contratto – a mettere a disposizione del sistema unico regionale le proprie agende, oltre che, naturalmente, i macchinari e il personale”.

 

“Purtroppo, però, la maggioranza – e dunque Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia – ha bocciato questa nostra proposta. Una bocciatura vergognosa, motivata solo dalla volontà di nascondere la totale incapacità della Regione di attuare un impegno preso ormai da cinque anni”.

 

Già nel maggio del 2016, infatti, la giunta aveva deliberato l’obbligo per i privati di rendere disponibili le proprie agende e condividerle entro il primo gennaio 2017, ma da allora non si è fatto altro che prorogare la data d’inizio – spiega Scandella -. Questo anche dopo che nell’ottobre scorso era stato stanziato un consistente finanziamento ad hoc per le strutture private accreditate per l’aggiornamento del sistema informatico e dopo che a gennaio una delibera aveva ribadito la data d’inizio per il prossimo primo luglio”.

 

“Nonostante tutto questo – sottolinea il consigliere dem – sui canali di prenotazione regionale non si trovano gli slot liberi per esami e visite di molti privati accreditati, ma solo un numero di telefono della singola struttura che il cittadino deve contattare direttamente e non tramite il sistema regionale”.

 

“Un’incapacità conclamata, quella della Regione e della maggioranza che la governa di cui, ancora una volta, fanno le spese i cittadini” conclude Scandella.

 

Milano, 28 aprile 2021

PD Regione Lombardia