Nonostante i quattro concorsi in atto, i servizi per l’impiego rischiano di rimanere sguarniti, in particolare a Lecco. Per questo Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd e capogruppo in IV Commissione Attività produttive, ha presentato un’interrogazione a risposta immediata, stamattina, in consiglio regionale, per capire come Regione Lombardia preveda di programmare la sostituzione del personale dei centri per l’impiego e del collocamento mirato che stanno per andare in pensione, in modo che i nuovi ingressi rappresentino veramente un potenziamento. “Viene previsto sia dal piano nazionale che da quello regionale, ma non deve essere una semplice sostituzione del personale fuoriuscito negli scorsi anni e che se ne andrà nel prossimo futuro – spiega Straniero –. Ho chiesto, inoltre, anche di capire come si preveda di definire l’organizzazione delle sedi dei Cpi e i nuovi obiettivi della loro attività alla luce dell’ingresso del personale selezionato dai concorsi”.
Ai dubbi del consigliere Pd ha risposto l’assessore al Lavoro Rizzoli dicendo “che i quattro concorsi porteranno a quasi mille nuove ingressi e quindi per la Regione è un potenziamento, non solo una sostituzione di chi va in pensione – racconta Straniero –. Inoltre, grazie ad alcune convenzioni, l’assessorato ritiene di aver garantito un turn over del personale con concorsi provinciali o mobilità interna alle pubbliche amministrazioni. E proprio a Lecco, secondo la Rizzoli, il risultato è stato che il rapporto operatori utenti, pari a 423, non sia così male. Insomma, un intervento molto tranquillizzante, ma a noi non sembra che vada tutto bene e ci rimane più di qualche preoccupazione. L’assessore ha citato proprio Lecco come esempio ideale del fatto che con queste sostituzioni ‘random’ i servizi per l’impiego funzionano perfettamente, ma a noi non risulta che sia tutto così facile e risolto”.
Insomma, per il consigliere Pd una risposta solo parzialmente soddisfacente, perciò invita “l’assessore a tenere costantemente e meglio monitorata la situazione dell’andamento del personale e delle dotazioni informatiche e infrastrutturali nei prossimi anni, per evitare di vanificare gli sforzi dell’attuale Governo in materia di potenziamento dei Cpi e del collocamento mirato. Non vogliamo che la Giunta si disinteressi, come ha fatto negli ultimi anni per trovarci di nuovo, in un prossimo futuro, nelle condizioni in cui versano oggi le strutture”.
Milano, 3 novembre 2020