Case popolari: Piloni (Pd): In provincia di Cremona 1097 alloggi Aler sfitti. In Lombardia oltre 38mila
1097 gli alloggi Aler, e cioè di Regione Lombardia, sono vuoti nella provincia di Cremona nel 2024, a cui vanno sommati altri 841 di proprietà dei Comuni, alcuni in convenzione con Aler. Numeri che da soli basterebbero a confermare il fallimento delle politiche abitative della Giunta regionale. A renderlo noto è il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni che ha rielaborato i dati degli accessi agli atti presentati dalla consigliera regionale del Pd Carmela Rozza in tutte le Aler della Lombardia.
I numeri di Cremona sono purtroppo in linea, fatte le dovute proporzioni, con quelli della regione. Nel 2022 gli alloggi sfitti Aler erano 19534; nel 2023, secondo i dati recuperati da ogni singola Aler e dai grandi Comuni, gli alloggi sfitti erano 32536. Di questi 22496 nelle Aler e 10.040 nei Comuni. Nel 2024 il totale degli sfitti di edilizia popolare pubblica è 38198, di cui 23164 nelle Aler e 15034 nei Comuni, 5662 più che nel 2023.
In Provincia di Cremona il totale è di 1938 case popolari sfitte, di cui 1097 di proprietà dell’Aler e 841 dei Comuni. Delle 1097 case Aler, ben 759 sono vuote, e rimarranno vuote, per carenza manutentiva. E 124 sono sfitte per ristrutturazione.
Degli 841 alloggi popolari dei Comuni, di cui 416 nel Comune di Cremona, sono ben 597 quelle oggetto di ristrutturazione, di queste 321 a Cremona che, tra i capoluoghi ha il dato più alto di ristrutturazioni programmate, dopo Milano. E “solo” 66 sono sfitti per carenza manutentiva.
“I Comuni – afferma Piloni – come evidenziano i dati, nonostante la grave e cronica carenza di risorse, si impegnano nella gestione del proprio patrimonio edilizio, che fa parte a pieno titolo dell’edilizia residenziale pubblica, ma non ricevono nessun aiuto dalla Regione che li ignora, non offre loro nessun sostegno e nessuna risorsa e oltretutto imputa loro la colpa della malagestione. Manca una visione d’insieme, non c’è una pianificazione. La Regione si è ridotta alla pura, peraltro negativa, gestione amministrativa di Aler”.
“In occasione del bilancio di assestamento- annuncia Piloni- chiederemo risorse da destinare ai Comuni sotto i 100 mila abitanti per il recupero delle case vuote e proporremo di dividere il patrimonio sfitto di Aler in due parti: il 60%, quello destinato a chi ha redditi inferiori ai 14 mila euro e non può sostenere spese di ristrutturazione delle case, deve essere recuperato a spese dell’Aler, il 40% invece deve essere destinato a famiglie con redditi superiori alla soglia di indigenza, ma non abbastanza da poter sostenere il costo di un affitto di mercato, con spese di ristrutturazione a loro carico.”
“Il fallimento delle politiche della casa – conclude Piloni – riguarda anche il Governo che non muove un dito, anzi taglia le risorse. Per il 2025 dal Governo per tutta la Lombardia sono arrivati 2,8 milioni di euro, una cifra che, se non fosse tragica sarebbe ridicola. Basta giusto per la ristrutturazione di non più di 186 alloggi, se si considera il costo standard di 15 mila euro per ogni intervento”.
Milano, 7 luglio 2025