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BOCCI (PD): “SERVE UN INTERVENTO INCISIVO SUL DISAGIO MENTALE CHE LA RESTRIZIONE ACUISCE”

Questo pomeriggio, in consiglio regionale è stata presentata e, con un ordine del giorno che ne approva i contenuti, trasmessa alla Giunta e alle istituzioni competenti, l’indagine conoscitiva ‘Salute mentale e carcere’, un corposo lavoro, durato più di un anno, svolto dalla Commissione speciale sulla situazione carceraria in Lombardia. “Il nostro scopo era capire come fosse affrontato il tema della gestione della cura della salute mentale in carcere, anche alla luce dell’aumento del disagio psichico”, ha detto, presentando il lavoro, Paola Bocci, consigliera regionale del Pd e presidente della Commissione.

Alle diverse criticità messe in luce devono corrispondere “da parte della Giunta, correttivi e strumenti utili a migliorare una situazione diventata drammatica in quanto carcere e disagio mentale sono legati a doppio filo ed è necessario intervenire perché la reclusione non generi ulteriore malattia”, ha spiegato Bocci.
“Le persone recluse con problemi di salute mentale sono tra le più vulnerabili e l’istituzione regionale deve sempre riconoscere loro un’adeguata tutela, cure appropriate, non solo farmacologiche, e un facile e immediato accesso ai loro dati sanitari. È cruciale poi assicurare la possibilità di mantenere relazioni sociali e affettive e di partecipare a progetti formativi e lavorativi per il reinserimento nella società, progetti che dovrebbero essere implementati”, ha aggiunto la presidente di Commissione.

“Mancano in Lombardia strutture specializzate, le Rems, e risorse per i centri diurni interni – ha spiegato poi Bocci –. Sono, inoltre, indispensabili adeguati interventi di formazione e supporto a tutti gli operatori di sorveglianza e non, in particolare agli agenti di polizia penitenziaria, che spesso si trovano a svolgere un ruolo che non gli è proprio”.

Per la consigliera dem “l’indagine conoscitiva è un’eredità preziosa che per avere efficacia deve condurre a strumenti concreti per tutelare il diritto alla salute, in particolare a quella mentale, di chi vive in condizioni di restrizione della libertà, e supportare chi opera nelle istituzioni penitenziarie”.

A questo proposito, la presidente Bocci sottolinea con rammarico che, nell’ambito del bilancio regionale approvato in mattinata, “la Giunta Fontana e la maggioranza uscente non hanno voluto prendere un impegno chiaro a implementare i fondi per la salute nelle carceri, come chiedeva un nostro ordine del giorno. L’impegno richiesto è, infatti, diventato un semplice invito, ma così non si risolvono davvero i problemi”.

Milano, 20 dicembre 2022

PD Regione Lombardia