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MANOVRA REGIONALE, MAJORINO (PD): “DESTRA IN LOMBARDIA PENSA PIÙ ALLE POLTRONE CHE ALLA SANITÀ E ALLE LISTE D’ATTESA”

Video di Pierfrancesco Majorino

“La destra che Governa in Lombardia pensa più alle poltrone e alle spartizioni, ad esempio dei dirigenti della sanità, che ad affrontare le vere questioni che riguardano la sanità pubblica, le liste d’attesa, il trasporto pubblico regionale. Per questo in Aula abbiamo dato battaglia, facendo il cosiddetto ostruzionismo che abbiamo interrotto quando abbiamo ottenuto dei risultati concreti, come triplicare i fondi a sostegno dei centri antiviolenza, e c’è da domandarsi come nel 2023 occorra l’ostruzionismo per ottenerli, poi cancellare i tagli al diritto allo studio, finanziare la realizzazione delle case di comunità rimaste che erano state stralciate. C’è molto da cambiare in Regione, noi continueremo a dare battaglia.”

Lo dichiara il capogruppo del Pd in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino a commento dell’approvazione, oggi in Consiglio regionale, del bilancio triennale 2024-2026. Il Pd aveva depositato circa settemila tra emendamenti e subemendamenti per protestare contro tagli pesanti su temi importanti come la difesa dell’ambiente, il contrasto alla violenza di genere, il diritto allo studio, le politiche per la famiglia e per i disabili e altro ancora. Dopo una serrata trattativa, che ha portato all’interruzione dell’Aula per diverse volte e per diverse ore, il Pd e le altre forze di opposizione, che insieme avevano segnalato una lista di priorità contenute in due ordini del giorno unitari, hanno ottenuto alcuni risultati concreti dettagliati nella nota unitaria riportata di seguito.

Bilancio regionale 2024-2026

Nota stampa

È un bilancio con molti punti critici, a partire dai tagli molto pensanti sulle politiche ambientali e per il clima, che sono ridotte del 73% rispetto al passato recente, alle politiche per la famiglia, per gli asili nido e per l’inclusione delle persone disabili, e che non investe sul trasporto pubblico, sul taglio dei tempi di attesa in sanità, sul futuro delle lombarde e dei lombardi. Tuttavia, le opposizioni, che avevano annunciato lunedì un’azione unitaria per contrastare e reindirizzare la manovra regionale 2024-2026, sono riuscite in tre giorni di discussione a ottenere alcuni risultati di rilievo:

 

  • l’impegno ad accelerare la realizzazione del Centro unico di prenotazione – il Cup – per visite ed esami sanitari, con la previsione di penalizzazioni per quelle strutture private convenzionate che dovessero tardare ancora a conferire le proprie agende;
  • l’impegno a finanziare le case di comunità non coperte dai fondi PNRR;
  • l’incremento sostanziale delle risorse in favore dei centri antiviolenza per l’accoglienza delle vittime di violenza di genere che vengono più che raddoppiate;
  • la cancellazione dei tagli al diritto allo studio;
  • Cinquecentomila euro destinate ad arginare i tagli del centrodestra nell’ambito della riqualificazione dei beni confiscati alla mafia e della promozione della cultura della legalità;
  • Il monitoraggio sui salari dei lavoratori che operano all’interno della galassia degli appalti regionali, affinché sia loro garantita una retribuzione equa;
  • l’impegno a creare un nuovo fondo regionale integrativo per i lavoratori dello spettacolo;
  • l’impegno a realizzare una ricerca sul consumo di suolo in Lombardia e sugli insediamenti della logistica;
  • lo sblocco delle risorse per il trattamento degli uomini autori di violenza;
  • riportare in discussione i temi dell’ambiente e delle aree protette, della mobilità dolce e della difesa del suolo che erano stati totalmente espunti dalla proposta di bilancio fatta dalla giunta Fontana;
  • Approvato il finanziamento per uno studio di fattibilità per individuare strategie volte ad incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei giovani cittadini lombardi.

 

Milano, 21 dicembre 2023

 

PD Regione Lombardia