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Assistenti familiari-Borghetti (Pd) a Lucchini: Il bonus badanti non può essere una compensazione ai tagli alle misure B1 e B2.

 

Il bonus badanti non può essere una compensazione ai tagli alle misure B1 e B2. Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pd Carlo Borghetti replicando all’assessore alla Famiglia e solidarietà sociale Elena Lucchini. “La legge 15/2015 a sostegno delle famiglie con assistente familiare, che fu approvata all’unanimità in aula, è fondamentale per gli anziani e le persone non autosufficienti e deve essere sostenuta di più. I passi avanti fatti in questi anni sono positivi, ma non bastano. L’assessore ha comunicato che a gennaio le domande di bonus evase sono state 799, ma io  ricordo  che in Lombardia le badanti regolari sono 70 mila, il che significa che circa una sola famiglia con badante su 100 ne ha potuto beneficiare. Non basta”.

“Bisogna fare di più -continua Borghetti- è necessario che gli sportelli comunali aperti in questi anni vengano sostenuti e pubblicizzati anche dalla Regione, ma soprattutto bisogna aumentare la dotazione del bando”.

“Inoltre il bonus badanti può essere percepito anche da chi riceve le misure B1 e B2, ma non è accettabile in nessun modo -conclude Borghetti- che possa essere ritenuto compensativo dei tagli effettuati sulle misure stesse, tagli che vanno assolutamente cancellati, ripristinando le risorse proprie dedicate alla disabilità grave e gravissima, risorse diverse da quelle da dedicare agli anziani, se si crede che il sostegno alle fragilità sia una priorità”.

 

Milano, 26 marzo 2024

PD Regione Lombardia