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Il Partito Democratico, insieme alle altre forze di opposizione, ha presentato una contro-manovra all’assestamento del bilancio regionale 

ASSESTAMENTO 2025: MAJORINO (PD), “IGNORATE LE NECESSITÀ DEI LOMBARDI MA VENGONO DATE MANCETTE AI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA”

L’assestamento al bilancio regionale 2025 scritto dalla giunta Fontana contiene una nuova, incredibile, edizione della “legge mancia”. Centoventotto emendamenti di singoli consiglieri di maggioranza, quasi tutti dello stesso importo, 100mila euro, per altrettanti piccoli interventi in 115 comuni lombardi (su 1.500). Interventi di manutenzione di una via, di ampliamento di un cimitero, di manutenzione straordinaria di un parcheggio, per fare alcuni esempi. Vengono impiegati così svariati milioni di euro che entreranno, attraverso l’assestamento, a far parte del bilancio regionale 2025.

Per il Partito Democratico, che insieme alle altre forze di opposizione ha presentato un contro-piano regionale, si tratta di un metodo inaccettabile di utilizzare le risorse pubbliche. No a piccoli interventi spot, sì a una serie di opere strategiche a beneficio dei lombardi della Lombardia. Ma le critiche al bilancio vanno oltre questo e riguardano tutte le risposte mancate a grandi problemi irrisolti, come l’enorme mole di alloggi sfitti – 23mila sono le case Aler vuote in Lombardia -, delle liste d’attesa in sanità che non trovano risposta, della sicurezza sul lavoro negata e del trasporto pubblico che perde risorse, per indicare alcuni dei problemi più urgenti.

Per dire no alla manovra della giunta Fontana e per chiedere consistenti modifiche, il gruppo regionale del Partito Democratico ha depositato 5.700 emendamenti, su un totale di poco più di 8mila. Sono uno strumento per portare la destra a ragionare su interventi necessari.

 

Ecco le opere su cui il Pd chiede di investire le risorse, con questo e con i successivi bilanci:

👇

  • Il prolungamento della M5 fino a Monza, trovando un percorso condiviso insieme alle altre istituzioni per reperire le risorse necessarie
  • il prolungamento della M4 a Segrate, vanno sbloccate le risorse necessarie alla copertura degli extra-costi e vanno avviate le gare pubbliche
  • il prolungamento della M3 a Peschiera Borromeo
  • il completamento della Tramvia Bergamo-Villa d’Almé
  • il progetto di fattibilità del raddoppio selettivo della linea ferroviaria Milano – Mortara
  • il quadruplicamento della tratta ferroviaria Tavazzano-Lodi
  • lo svincolo di Pescate sulla statale 36, per abilitare il doppio senso di marcia sul quarto ponte di Lecco
  • il peduncolo Vedano-Binago in provincia di Varese
  • l’ultimo tratto della variante Barghe-Idro in provincia di Brescia
  • la Gronda Nord di Cremona
  • le compensazioni ambientali della Pedemontana

Secondo il Pd, va inoltre finanziata la manutenzione straordinaria della viabilità stradale provinciale per garantire la sicurezza.

Servono poi risorse – 60 milioni nel triennio – per il recupero degli alloggi sfitti di proprietà comunale e per un piano di riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico – 75 milioni – in risposta al degrado diffuso.

Occorre anche realizzare le ventiquattro case di comunità che sono rimaste escluse dai fondi PNRR.

Infine, alcuni interventi significativi sulla cultura: 3 milioni di euro per la riqualificazione di Palazzo Te a Mantova – restauro delle facciate e dalla pavimentazione del cortile d’onore – e un milione per la realizzazione del nuovo collegamento meccanizzato per il Castello di Brescia.

Così commenta il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino: “La Regione Lombardia presenta una proposta di assestamento totalmente inadeguato rispetto alle grandi necessità delle cittadine e dei cittadini lombardi. Abbiamo solo il 4% di case di comunità effettivamente funzionanti e non c’è nulla per ribaltare questa situazione. Non si realizzerà il centro unico di prenotazione entro la fine della legislatura, ormai è evidentissimo, e non c’è niente per riuscire ad affrontare di petto la questione delle liste d’attesa. Abbiamo 23.000 case vuote di proprietà regionali di Regione Lombardia e non c’è nulla su questo terreno e anzi, i fondi precedentemente stanziati grazie all’impegno del Consiglio regionale alla battaglia delle opposizioni non sono stati impiegati, come non è stato impiegato il Fondo sulla Sicurezza sul Lavoro di 3 milioni di euro che le opposizioni avevano ottenuto con una dura battaglia, e da più di un anno non vediamo nessun intervento, mentre rimane una dotazione molto significativa di denaro per il Presidente Attilio Fontana per fare un po’ di propaganda, comunicazione, organizzare qualche evento. Insomma, un bilancio gravemente segnato da ritardi e assenze, come sul capitolo delle infrastrutture: si è tanto parlato del prolungamento dell’M5 a Monza e oggi non si capisce cosa farà Regione Lombardia e noi per questo diamo battaglia, per cambiare. Ci sono anche questi fondi che vengono distribuiti dai consiglieri di maggioranza ai comuni amici mentre ci sono grandi necessità ignorate rispetto a cui servirebbe un’azione di programmazione molto significativa per il futuro della Lombardia, delle Lombarde e dei Lombardi”.

Aggiunge il consigliere Pietro Bussolati, capo delegazione Pd in commissione bilancio: “In Regione Lombardia abbiamo visto già una legge mancia, quella del 2020, che ha speso due miliardi di euro del bilancio regionale in microinterventi puntuali, tra rotonde e facciate dei cimiteri e cose del genere, perlopiù ai comuni politicamente affini. Ora la storia si ripete, con una legge mancia bis, fatta di più di cento emendamenti, quasi tutti da centomila euro, su piccole opere per il 10% dei comuni lombardi scelti su base totalmente discrezionale. Sono quindici milioni di euro spartiti tra i consiglieri di maggioranza che li destinano ai comuni amici per finanziare perlopiù il rifacimento di un parcheggio o la riqualificazione di una via. Non è così che si governa, non è così che si gestiscono al meglio le risorse della Lombardia.”

📰 La nota stampa

▶️ Dichiarazione a margine di Majorino 

Milano, 22 luglio 2025

PD Regione Lombardia