Matteo Piloni nel Casalasco, ha incontrato i sindaci di Solarolo Rainerio, Voltido e Torre de’ Picenardi.
CASALASCO, PILONI (PD): “NECESSARIO RAGIONARE IN OTTICA TERRITORIALE”
Il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni ha trascorso il pomeriggio di ieri nel Casalasco, incontrando i sindaci di Solarolo Rainerio, Voltido e Torre de’ Picenardi.
“Si tratta di un territorio a cui sono particolarmente legato e al quale cerco di dedicare l’attenzione che merita – ha dichiarato Piloni al termine della giornata –. Oggi abbiamo avuto un’occasione di confronto diretto con le amministrazioni locali, ma soprattutto un momento importante per ribadire quanto sia fondamentale un approccio unitario e condiviso. Parliamo di un’area spesso considerata periferica, ma che merita progettualità e una visione d’insieme”.
La prima tappa è stata a Solarolo Rainerio, dove Piloni è stato accolto dal sindaco Vittorio Ceresini. “Insieme – racconta Piloni – abbiamo incontrato il nuovo medico di base, il dott. Amos Ankomah, in servizio dal 20 maggio, dopo ben sette anni in cui il comune ne era privo. Una notizia positiva e carica di significato: la carenza di medici nei piccoli comuni è una delle criticità più sentite. Dobbiamo lavorare affinché ogni territorio, anche il più piccolo, possa contare su servizi essenziali garantiti”.
A Voltido, il consigliere dem ha incontrato il sindaco Giorgio Borghetti: “Abbiamo fatto il punto su diverse questioni aperte, soffermandoci in particolare sull’urgenza di una programmazione condivisa. Le sfide quotidiane dei piccoli comuni richiedono alleanze, collaborazione e una rete di sostegno reciproco”.
Ultima tappa a Torre de’ Picenardi, dove Piloni ha incontrato il sindaco Marcello Volpi. “Un dialogo schietto sui problemi del territorio e sull’importanza del ‘fare sistema’ tra i comuni, per affrontare insieme difficoltà sempre più complesse. Prima di salutarci, gli ho chiesto un bilancio del suo primo anno da sindaco. Mi ha risposto: ‘Lo rifarei senz’altro’. È questo lo spirito che serve: passione e visione”.
“Il Casalasco ha bisogno di attenzione, ma anche di unità – conclude Piloni –. Non può e non deve essere lasciato indietro. Solo attraverso una visione territoriale ampia, che superi i confini comunali, possiamo offrire risposte concrete a chi vive e lavora in questa parte della Lombardia. Per questo, anche a livello regionale, stiamo lavorando al modello delle aree omogenee, per superare i limiti emersi da fusioni e unioni che non sempre hanno funzionato, e per mettere sul tavolo nuove soluzioni di gestione associata dei servizi, basate sul riconoscimento del ruolo centrale dei sindaci e finalizzate a uno sviluppo condiviso del territorio”.
Milano, 4 giugno 2025