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Davide Casati dopo l’audizione in commissione  Attività produttive dei rappresentanti sindacali, le cooperative e le associazioni datoriali degli educatori della fascia di educatori dei servizi educativi, insieme ad Anci in rappresentanza dei Comuni

EDUCATORI, OGGI IN REGIONE AUDITI SINDACATI, COOPERATIVE E ANCI.

CASATI (PD): “PERMANGONO CRITICITA’ LEGATE ALL’ALBO NAZIONALE, NEL FRATTEMPO INTERVENIRE PER COPRIRE I COSTI EXTRA IN CAPO AI COMUNI E AGLI ENTI GESTORI DERIVANTI DALL’AUMENTO DEI CONTRATTI”

 

Sono stati auditi in commissione Attività produttive oggi i rappresentanti sindacali, le cooperative e le associazioni datoriali degli educatori della fascia di educatori dei servizi educativi, insieme ad Anci in rappresentanza dei Comuni.

 

“Nel corso della seduta – spiega il consigliere regionale Davide Casati – sono riemerse le criticità legate all’istituzione a livello nazionale dell’albo nazionale degli educatori e la necessità di garantire la professionalità anche in base all’esperienza, non solo ai titoli di studio. Gli auditi hanno inoltre evidenziato anche le difficoltà da parte degli enti gestori di sostenere i costi extra derivanti dall’aumento dei contratti degli educatori, che oggi si attestano al 10% circa. Tali aumenti, ad esempio, non vengono coperti dall’importo orario riconosciuto da Regione ai Comuni per l’assistenza educativa scolastica, portato a 23 euro (rispetto ai precedenti 21)”.

Nel corso della seduta, è stata richiamata anche la risoluzione votata di recente in Consiglio Regionale che riguardava gli indirizzi di Regione per l’accesso ai posti di educatore per i servizi per l’infanzia e richiedeva al Governo  l’attivazione di un tavolo di confronto tra le istituzioni e gli operatori pubblici e privati, per avviare i processi di armonizzazione dei titoli e regolare in modo coordinato e in tempi adeguati questa fase di transizione, escludendo gli educatori dell’infanzia dal campo di applicazione della legge 55/2024.

 

“Per tutelare il sistema dei servizi educativi, fondamentali per la conciliazione dei tempi di genitori e bambini – conclude Casati – è necessario quindi che Regione Lombardia solleciti il Governo e il Parlamento a rivedere le posizioni assunte per i requisiti degli educatori per evitare delle rigidità che non tengono conto della realtà. L’auspicio inoltre è che in fase di assestamento di bilancio a luglio i contributi regionali riconosciuti ai Comuni possano essere adeguati andando oltre i 23 euro stabiliti, pena l’insostenibilità dei servizi per gli enti gestori.”

 

 

Milano, 27 febbraio 2025

PD Regione Lombardia