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Trasporti, Casati e Scandella  (Pd) replicano all’Assessore regionale ai Trasporti Lucente

 

Dopo i disagi dei giorni scorsi che fanno seguito ad un anno terribile per il trasporto pubblico ferroviario in Lombardia, l’Assessore Regionale ai Trasporti Franco Lucente, in un’intervista pubblicata oggi su L’Eco di Bergamo, è costretto ad ammettere le difficoltà. Nel tentativo di minimizzarle, adduce giustificazioni e fa promesse che non convincono.

La  stessa Regione, rispondendo a una nostra interrogazione a dicembre, ha dovuto ammettere che le soppressioni dei treni in Lombardia sono dovute principalmente a Trenord e non ai problemi delle infrastrutture.

Da gennaio a settembre del 2024 infatti le soppressioni sono imputate per il 77% a Trenord e solo per il 21% ai gestori delle infrastrutture. Ancora peggio nel 2023 quando erano imputabili a Trenord per l’82% e nel 2022 per l’85%.

Grave è anche l’analisi delle cause delle soppressioni che sono attribuite   soprattutto alla mancata funzionalità dei Wc, oltre che ai guasti dei treni o alla mancanza di convogli.

A confermare il peggioramento del servizio sono i dati sulla puntualità.

La puntualità entro i 5 minuti, in calo dal 2022, nel 2023 è stata dell’82,3% e a settembre 2024 ha registrato il dato peggiore fermandosi al 75%, contro il 79% di settembre 2023 e sotto 5 punti rispetto alla media del 2024 che si è attestata all’80,2 %.

Dati ben lontani, come ammette lo stesso Lucente, dall’obiettivo dal contratto di servizio stipulato con Trenord che è pari al 91-92%.

Sono proprio questi dati a preoccupare e dimostrare ancora una volta l’inadeguatezza di Trenord a gestire la rete ferroviaria e a offrire un servizio efficiente ai pendolari lombardi. Ma la Regione di fronte a questo resta immobile, si limita a una debole difesa come quella di Lucente, che mira a sminuire i gravi problemi,  e non interviene, come sarebbe suo preciso dovere, sulla gestione della società.

L’amministratore delegato di Trenord, di nomina regionale, è in uscita ormai da otto mesi e già da dieci in azienda non c’è più un direttore operativo. Le due nomine, peraltro evidentemente collegate, sono connesse a loro volta all’inerzia di Salvini nelle nomine dei vertici di Ferrovie dello Stato e di Trenitalia, che di Trenord detiene il 50%. I ritardi stanno generando una situazione di stallo, di mancanza di una salda guida tecnica e competente, che certo non contribuisce a migliorare il trasporto in Lombardia. E purtroppo a farne le spese   ogni giorno sono centinaia di migliaia di pendolari lombardi.

 

Davide Casati e Jacopo Scandella, consiglieri regionali del Pd

 

23 gennaio 2025

PD Regione Lombardia