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Convegno del Pd a Varenna sulla Milano-Lecco-Sondrio-Tirano 

MILANO-LECCO-SONDRIO-TIRANO: A VARENNA SI È TENUTO IL CONVEGNO DEL PD

FRAGOMELI (PD), “INVESTIMENTI IMPORTANTI MA NON DEVONO FINIRE CON IL 2026, LINEA FERROVIARIA CON GRANDI DISAGI MA FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO”

 

Trecentododici milioni di euro di interventi in vista delle Olimpiadi 2026 e oltre su una linea che da Lecco a Tirano è lunga 139 chilometri a cui se ne aggiungono 26 del tratto da Colico a Chiavenna. Una linea critica, come dimostrano i 193 treni cancellati e i 1137, il 54%, arrivati con un ritardo fino a 15 minuti, considerando i convogli in circolazione nel periodo che va tra il 9 settembre e il 4 ottobre scorso. A parlarne, questa mattina a Varenna, nella sala polifunzionale di via Roma, l’assessore ai trasporti di Regione Lombardia Franco Lucente, il responsabile sviluppo infrastrutture per l’area Nord Ovest Michele Rabino, il rappresentante dei pendolari Giorgio Dahò, i rappresentanti sindacali Marco Ceriani della Fit Cisl, Diego Riva della CGIL Lecco, Sergio Falcone della Uil trasporti. Tutti seduti al tavolo di un convegno sul futuro della Milano – Tirano organizzata dal gruppo regionale del Partito Democratico, quindi dal consigliere lecchese Gian Mario Fragomeli insieme ai colleghi Gigi Ponti, Simone Negri e al vicepresidente del Consiglio regionale Emilio Del Bono. Ad aprire i lavori il sindaco della cittadina, Mauro Manzoni e i segretari provinciali del Pd di Lecco, Manuel Tropenscovino, e di Sondrio Michele Iannotti. Ad ascoltare una sala pina di persone interessate al destino della linea ferroviaria.

“La Milano-Lecco-Sondrio-Tirano è una linea molto particolare, che corre in un territorio complesso e che non riposa mai, perché abbina il forte flusso turistico verso la Valtellina all’alta frequenza di pendolari – spiega Gian Mario Fragomeli -. Non per nulla la stazione di Varenna ha più o meno triplicato i passeggeri in salita sul treno negli ultimi due anni. È anche una linea al centro della scena, perché è fondamentale in vista delle olimpiadi 2026, ed è in questa prospettiva che su di essa si stanno concentrando numerosi interventi di manutenzione straordinaria e di aggiornamento, per esempio con la soppressione di diciassette passaggi a livello su sessantuno, la realizzazione di sottopassi, gli interventi fuori e dentro le stazioni. Tutti interventi che si assommano in un periodo troppo breve e che sono, almeno per una parte, causa di rallentamenti o disagi, a cui chiediamo che si risponda con il potenziamento della comunicazione ai viaggiatori. Le Olimpiadi sono un traguardo, ma questa linea è anche una infrastruttura fondamentale di un territorio che viene classificato come “area interna”, che ha bisogno del trasporto pubblico innanzitutto per favorire crescita e sviluppo. Per questo abbiamo voluto tenere il nostro incontro a Varenna e portare per un giorno tutta l’attenzione su questa linea. Vogliamo tenere alta l’attenzione di Regione Lombardia e favorire il dialogo tra i soggetti interessati, sapendo che è solo l’inizio e che anche gli investimenti non si devono fermare al 2026, ma occorre iniziare a progettare interventi come i raddoppi selettivi del tratto tra Lecco e Tirano che è a binario unico, e il doppio binario può permettere di accorciare i tempi di percorrenza e ridurre i disagi che, oggi, si propagano a cascata ogni volta che un treno ha un inconveniente. Parlare della linea a Varenna e non a Milano, in una sala del Pirellone, è stato certamente un modo significativo di portare il dibattito regionale direttamente sul territorio.”

Varenna, 16 novembre 2024

PD Regione Lombardia