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Roberta Vallacchi dopo la bocciatura di un suo emendamento alla seconda legge di revisione normativa ordinamentale 2024 in merito ai rifiuti utilizzati per i fanghi in agricoltura  

SALUTE, VALLACCHI (PD): “NO DELLA MAGGIORANZA A ELIMINARE I FANGHI DI PELLETTERIE E INDUSTRIE CHE FINISCONO NEI CAMPI E NEL NOSTRO CIBO”

“Avevamo chiesto di togliere dalle tipologie di rifiuti utilizzati per i fanghi in agricoltura quelli provenienti dalla lavorazione dei pellami e dai residui dei rifiuti solidi urbani, cioè dalla nostra spazzatura. Per un motivo semplice: questi materiali vengono sparsi nei campi dove si coltivano le materie prime che poi noi troviamo sulle nostre tavole. Ma la maggioranza di centrodestra che governa Regione Lombardia pensa solo alla caccia e non a quello che mangia. Perché non siamo solo noi a consumare alimenti coltivati con sostanze dannose e pure ributtanti, ma anche i consiglieri di destra, le loro famiglie, i loro figli, i loro bambini”, è diretta Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, al termine della VIII Commissione Agricoltura durante la quale, nelle more della discussione della Seconda legge di revisione normativa ordinamentale 2024, un suo emendamento sul tema è stato bocciato.

 

“Chiedevamo esattamente che nell’utilizzazione agronomica dei fanghi di depurazione la determinazione della relativa composizione tabellare comprendesse unicamente categorie di rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti, produzione e lavorazione di polpa, carta e cartone e depurazione biologica degli effluenti di allevamento zootecnico, oltre alla utilizzazione agronomica dei reflui zootecnici, come fa già l’Emilia-Romagna, ad esempio. E non i rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce o dell’industria tessile, come pure quelli prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito e dalla potabilizzazione dell’acqua e dalla sua preparazione per uso industriale, che in Lombardia sono ancora permessi”, racconta la consigliera dem.

 

“Oltre tutto mantenere queste categorie fa sì che in Lombardia vengano utilizzati rifiuti provenienti da altre regioni che li scartano, come il Veneto. Di fatto, quello che per gli altri è chiaramente un rifiuto, noi la spargiamo nei campi, sul nostro cibo. Anche per questo era importante restringere l’ambito dei Codici ammissibili come già succede altrove. Ma tutta la Commissione si è concentrata sulla possibilità di dare la caccia alla volpe a largo raggio, di ampliare la caccia al cervo, persino di cercare di impedire una sorta di punizione per il bracconaggio, blitz non riuscito, ma significativo. Dopo che ho presentato il mio emendamento, non se ne è più parlato ed è semplicemente stato dato parere contrario con conseguente bocciatura”, dice ancora amareggiata Vallacchi.

 

“Non mi arrendo e credo che riproporrò la questione, ma rimango sempre basita di fronte all’indifferenza di Giunta e centrodestra non solo per l’ambiente, ma per la salute di tutti i lombardi, a partire da ciò che troviamo sulle nostre tavole”, conclude la consigliera Pd.

 

Milano, 14 novembre 2024

 

 

PD Regione Lombardia