MAJORINO (PD): “REGIONE NON SCARICHI LE SUE RESPONSABILITÀ. D’ACCORDO SUL FRONTE COMUNE PER LA PROROGA”
“Regione Lombardia non cerchi di scaricare le sue responsabilità sulla questione della riforma del fondo per le non autosufficienze e sulle risorse per le Misure B1 e B2, destinate alle famiglie che si prendono cura di persone con disabilità grave e gravissima. Siamo d’accordo di fare un fronte comune con le altre regioni per chiedere al Governo la proroga, ma nel frattempo non possiamo stare ad aspettare”, risponde così Pierfrancesco Majorino, capogruppo regionale del Pd, alle parole dell’assessora regionale alla Disabilità Lucchini a proposito di quanto sta accadendo con le risorse destinate ai sostegni destinati ai caregiver familiari e non solo.
“Da tempo stiamo dicendo che i servizi vanno potenziati, stiamo suggerendo che prima è necessario attuare quanto previsto dalla legge del 2020 a proposito dei progetti di vita indipendente per le persone disabili. L’unica risposta è arrivata il 28 dicembre con la delibera che taglia i fondi alla disabilità grave e gravissima. Ma da parte dell’assessora ci siamo sempre sentiti dire che andava tutto bene, che non c’erano problemi e che per il 1 giugno sarebbero stati pronti. Adesso, a meno di 5 mesi dall’inizio del nuovo sistema di assistenza e dopo i nostri numerosi solleciti, Lucchini cambia versione e riconosce che siamo assolutamente in alto mare, che Regione non è pronta e deve chiedere la proroga”, insiste il capogruppo dem.
“Buona parte dei Comuni e gli Ambiti sono talmente a corto di personale da non riuscire nemmeno a gestire l’ordinaria amministrazione. Mancano le figure professionali, come operatori qualificati ed educatori in tutti i territori e in tutti i contesti. Le associazioni che riuniscono le famiglie dei disabili hanno detto a chiare lettere che questa modalità di agire finirà per togliere sia le risorse, sia i servizi. E i voucher spesso non sono la soluzione perché manca il personale professionalmente preparato. Per costruire i servizi sono necessari anni, quindi servono più soldi e una maggiore gradualità nell’applicazione della riforma. È stata approvata nel 2020, c’era tutto il tempo. Noi lo abbiamo più volte fatto presente e ora siamo al punto in cui non c’è più tempo”, conclude Majorino.
Milano, 10 gennaio 2024