ALZANO E NEMBRO, FONTANA SCRISSE AL GOVERNO PER CHIEDERE DI NON ISTITUIRE LA ZONA ROSSA, PILONI (PD): “GRAVE RESPONSABILITÀ, COME FA A RICANDIDARSI?”
“Come si dice, le bugie hanno le gambe corte e le bugie di Fontana sono veramente gravi perché riguardano la gestione della pandemia. Le rivelazioni del quotidiano Il Domani portano alla luce una e-mail con cui Fontana il 28 febbraio 2020 chiedeva al Governo e alla Protezione Civile di non chiudere i comuni di Alzano e Nembro, nonostante i dati di diffusione fossero già terribili. Questo mette la parola fine a tante mezze verità e alla negazione delle proprie responsabilità. Avevamo sempre sostenuto che Fontana avrebbe potuto intervenire autonomamente, come avrebbero poi fatto altri presidenti di Regione, ma lui aveva sempre detto che la responsabilità era unicamente del Governo. A quello stesso Governo Fontana chiese di non chiudere la bassa Val Seriana e di mantenere le blande limitazioni già in essere. Perché, presidente Fontana? Fu un errore molto grave, come ce ne furono altri, e purtroppo quegli errori impedirono di fermare la rapida e devastante diffusione del virus. Quella immagine con la mascherina sugli occhi è rivelatrice: Fontana non voleva vedere e non voleva decidere. Come fa a ricandidarsi a presidente della Lombardia?”
Lo dichiara il consigliere regionale del PD Matteo Piloni in merito alle rivelazioni del quotidiano Il Domani rispetto a una mail dello stesso Fontana nel pomeriggio del 28 febbraio indirizzata al capo della Protezione Civile, alla presidenza del Consiglio dei ministri, ai ministri dello Sviluppo economico e dell’Interno con cui chiede di mantenere le misure in essere per la Val Seriana e di non decidere la zona rossa come per Codogno e i comuni limitrofi.
Milano, 2 dicembre 2022