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DONNE, LAVORO E SERVIZI: LA RICETTA DEM PER NON LASCIARE INDIETRO NESSUNA

“Regione Lombardia deve intensificare le azioni che incentivano l’occupazione delle donne e sostengono l’imprenditoria femminile, e noi, in consiglio regionale, lo facciamo costantemente, con progetti di legge e richieste di maggiori stanziamenti a bilancio. Ma ad atti che incrementino l’occupazione femminile va agganciato il potenziamento dei servizi”, è la sintesi delle azioni che il Gruppo regionale del Pd, che si esprime per voce della consigliera Paola Bocci, ritiene debbano essere fatte, a livello regionale, dalla Giunta Fontana, supportata in questo dal consiglio. Parole che per i dem valgono ogni giorno, ma che sono state ripetute durante la giornata dell’8 marzo, anticipata, il giorno prima, dal convegno “Il lavoro delle donne: dalla pandemia alla ripresa”.
A chiedersi com’è cambiato il lavoro delle donne in tempo di pandemia e come dovrebbe essere con la ripresa sono stati oltre alla Bocci e al capogruppo Fabio Pizzul, Cristina Tajani, consigliera esperta del Ministero del Lavoro, Peppe Provenzano, vicesegretario Pd, Valeria Innocenti, Assolombarda, Giovanna Mavellia, Confcommercio Lombardia, Marialisa Boschetti, Impresa Donna Cna Lombardia, Francesca Panzarin, Womenomics.it, Paola Romeo, vicepresidente della Commissione Attività produttive del consiglio regionale, Valentina Cappelletti, Cgil Lombardia, Serena Bontempelli, Uilp Uil Lombardia, Mirko Dolzadelli, Fim Cisl Lombardia.
“Invece che della solita retorica, abbiamo bisogno di un quadro ben definito rispetto ai reali bisogni e alle priorità delle donne, anche nella nostra regione – spiega Bocci –. Per questo il nostro sguardo non è solo rivolto alle difficoltà accentuate dall’emergenza pandemica, ma anche agli strumenti che possono consentire alle donne di non dover scegliere tra lavoro e famiglia, subire discriminazioni di genere e i soliti stereotipi. L’obiettivo della nostra iniziativa è stato proprio quello di mettere a confronto più voci, stimolare il dibattito e far emergere proposte e soluzioni concrete, ognuna per la sua parte. E così è stato”.
Ad esempio, riassume la consigliera dem, “ci vuole una strategia articolata a partire dal sostegno all’orientamento verso le Stem, gli studi più tecnologici, alla formazione, per continuare con il contrasto al lavoro povero e al divario retributivo di genere”. Una sfida anche culturale, dunque, che deve “promuovere la condivisione delle responsabilità di cura e anche delle decisioni, perché uomini e donne siano davvero alla pari – dice Bocci –. È poi necessario che si potenzino e si rendano capillari i servizi sul territorio: servizi educativi per l’infanzia, tempo pieno nelle scuole, assistenza sociosanitaria per i più fragili. Valorizzando i consultori, servizi territoriali fondamentali per la salute delle donne, che devono essere potenziati e non ridotti nelle loro funzioni. Le donne debbono poter scegliere, senza zavorre, il proprio futuro”, conclude la consigliera dem.

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RedazioneN7ggPd

 

 

PD Regione Lombardia